GaE: sindacati non tutelano gli inseriti, ma propongono ricorsi per diplomati magistrale. Lettera

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Sono il marito di un insegnante precaria che ha scelto la via della gae, leggo di molti comitati che vogliono tutelare la loro e la nostra posizione acquisita in anni di precariato.

Sono il marito di un insegnante precaria che ha scelto la via della gae, leggo di molti comitati che vogliono tutelare la loro e la nostra posizione acquisita in anni di precariato.

Quello che salta agli occhi e mi meraviglia è la mancanza di tutela da parte delle varie sigle sindacati, non ci sono voci che difendano o tutelino i diritti degli insegnanti in gae. I sindacati considerano i precari come merce avariata. A loro interessa solo il denaro , cavalcano insieme agli avvocati i ricorsi con i diplomati magistrali perchè c'è da guadagnare.

Il problema più grave è che molti che sono in gae, non straccieranno la tessera , continueranno a pagare questi furfanti che in accordo con lo stato, non combattono leggi che fanno e disfano la vita delle persone. Senza avere un minimo di ritegno nei vostri confronti.

Oltretutto scioperi fatti all'italiana di 1 giorno che non servono a niente ma solo aiutare le casse dello stato , invece di scioperare ad oltranza come viene fatto da altre parti, dove oltretutto i sindacati con i soldi che prendono dalle tessere pagano le giornate di sciopero.

La domanda che mi pongo io come marito di un insegnante e che si dovrebbero porre tutte le precarie gae è ? siamo rimasti soli ?? La mia risposta, scorgendo anche tutte le new di orizzonte scuola , direi proprio di SI'.

Anche voi come orizzonte scuola che vi qualificate come testata giornalistica , avete interpellato i sindacati su questo problema, come avete fatto prima durante le assunzioni ??  E non parlo delle singola lettere che ogni tanto pubblicate dei poveri sfortunati come mia moglie che si sfogano.

Un laureato ha speso come minimo 6000 o 7000 euro per arrivare in fondo a quello è stato richiesto dal governo e probabilmente come mia moglie lavorava e studiava, mi sembra che la disparità di trattamento che si sta affermando sia lampante.

Un ringraziamento debbo farlo ai comitati che si stanno formando e che porteranno avanti per vie legali, i sacrosanti diritti acquisiti di chi ha spesso soldi per avere una istruzione adeguata alla richiesta di legge.

Sicuramente i puristi dell'italiano avranno da che ridicolizzare la mia lettera, ma non conta la forma ma il contenuto ideologico.
Cordiali saluti

Gabriele Clemente

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