ANP: se non c’è chiamata diretta no a valutazione dirigenti

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L’Associazione Nazionale Presidi interviene ancora sulla valutazione dei dirigenti scolastici, comunicando che il tavolo di discussione al Miur sulla valutazione dei presidi è stato interrotto.

Le motivazioni? Le modifiche apportate alla legge 107/2015 dal prossimo CCNI concernente la mobilità del personale docente per l’a.s. 2017/18.

L’ANP contesta la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di assunzione e la regolamentazione (tutta da scrivere comunque) della chiama diretta. Se queste novità della legge 107/15 vengono modificate, i dirigenti rifiutano di essere valutati, in quanto vengono meno quelle che sono le “prerogative dirigenziali”.

Queste le parole di Rembado, presidente dell’Associazione:

“Ieri al Miur, l’Associazione nazionale dei presidi ha ribadito la sua posizione critica sui cambiamenti alla legge 107, soprattutto tramite l’accordo tra ministero e sindacati del 29 dicembre scorso: “L’Anp – spiega il presidente Giorgio Rembado – sostiene da sempre la valutazione della dirigenza pubblica e della dirigenza scolastica. La valutazione, però, ha significato solo se le prerogative dirigenziali consentono un effettivo e incisivo intervento nella gestione del servizio per cui si è valutati”.

Considerato che l’accordo sulla mobilità determina una riduzione dei poteri dei dirigenti scolastici, l’ANP ritiene che non ci siano le condizioni per valutare i DD.SS.:

“Poiché l’accordo politico del 29 dicembre sulla mobilità dei docenti comporta un’evidente contrazione degli strumenti a disposizione della dirigenza, Anp ritiene che siano pregiudicate le condizioni per procedere ad una corretta valutazione dell’azione dei dirigenti: “non si può pretendere di valutare i dirigenti se gli vengono tolti gli strumenti per agire – continua Rembado – non possono rispondere dei risultati se gli vengono tolte prerogative dirigenziali. Non si può depotenziare l’organico dell’autonomia con deroghe continue alla legge, vanificando l’attuazione di qualunque progettazione formativa triennale”.

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