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Troppo rumore nelle scuole. Danni a didattica e salute docenti

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Nelle scuole italiane c’è troppo rumore, l’acustica è fuori norma in 9 classi su 10 e a risentirne è sia la didattica sia la salute.

Nelle scuole italiane c’è troppo rumore, l’acustica è fuori norma in 9 classi su 10 e a risentirne è sia la didattica sia la salute.

Secondo uno studio di Ecophon Saint-Gobain, un gruppo di ricerca di Acustica Applicata dell’Università di Brescia i livelli di rumore presenti nelle scuole italiane in 9 casi su 10 non rispettano le norme e sono al di sopra della prassi consentita dall’Europa.

I livelli di rumore presenti in 9 scuole su 10, secondo lo studio di Ecophon Saint-Gobain condotto su un campione rappresentativo di scuole, sono troppo alti, addirittura sopra i limiti concessi dalla legge. La colpa è del “tempo di riverbero” che oscilla tra 1,5 e 2,3 secondi, ma in alcune scuole ha toccato anche punte di 3 secondi. La soglia massima prevista dalla legge italiana è di un tempo di riverbero di 1,2 secondi, ma in altri Paesi europei i limiti sono anche più bassi, come ad esempio in Norvegia con 0,6 secondi e in Francia con 0,4 secondi.





Il tempo di riverbero dipende dalla dimensione del locale, dalle superfici assorbenti poste in esso e dalla loro qualità; maggiore è l’assorbimento acustico del locale minore è il tempo di riverbero. Un tempo di riverbero minore miglior il comfort acustico, un tempo di riverbero maggiore in alcuni casi rende molto difficoltosa la comprensione delle sillabe.

E’ quindi comprensibile che il rendimento degli alunni e tempo di riverbero, o rumore, siano correlati: se il rumore è alto (60dB) il tasso di errore è superiore al 15%, se si contiene il livello del rumore (sotto i 55dB) il tasso di errore scende a 4,3%. Nelle classi italiane il rumore supera i 70dB.

Il rumore, o tempo di riverbero, non è nemico solo della didattica, e quindi degli studenti, ma anche degli insegnanti che spesso ne risentono a livello di salute essendo costretti a gridare per essere compresi: in Italia il 60% degli insegnanti ha danni alle corde vocali.
Migliorando l’acustica in una classe possono migliorare molte cose: il rumore di fondo causato dagli studenti, distratti anche dal tempo di riverbero, scende del 36%, ma anche il battito cardiaco degli insegnanti, che non sono più costretti ad urlare per essere ascoltati, scende del 10%.

L’acustica nelle scuole è, quindi, molto importante e tra l’altro non sarebbe neanche un intervento costoso poiché costerebbe soltanto 30 euro per metro quadro permettendo in questo modo agli studenti di commettere meno errori, di essere meno distratti e guadagnare, quindi in didattica e apprendimento, e agli insegnanti di poter modulare diversamente la voce non correndo rischi alle corde vocale ed abbassando il battito cardiaco costantemente troppo alto.

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