Sel. Giannini rimanda ancora educazione sentimentale

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 "La ministra Giannini continua a rimandare l'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole, legittimando i professionisti della falsa 'teoria del gender'. Con la circolare 4321 il Ministero chiede il consenso preventivo ai genitori per far partecipare gli studenti ad attività extracurriculari, in cui, secondo il testo attuale della riforma della scuola, sarebbero confinati gli eventuali corsi di educazione di genere. Lo fa dopo aver incassato la fiducia dei senatori Ncd, che infatti oggi esultano". Lo afferma la deputata di Sel Celeste Costantino, prima firmataria della proposta di legge per l'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole.

 "La ministra Giannini continua a rimandare l'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole, legittimando i professionisti della falsa 'teoria del gender'. Con la circolare 4321 il Ministero chiede il consenso preventivo ai genitori per far partecipare gli studenti ad attività extracurriculari, in cui, secondo il testo attuale della riforma della scuola, sarebbero confinati gli eventuali corsi di educazione di genere. Lo fa dopo aver incassato la fiducia dei senatori Ncd, che infatti oggi esultano". Lo afferma la deputata di Sel Celeste Costantino, prima firmataria della proposta di legge per l'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole.

 

 "La ministra – prosegue la deputata di Sel – va contro l'art.14 della Convenzione internazionale di Istanbul, che prevede l'inserimento dell'educazione all'affettività nei piani didattici dei Paesi in cui è in vigore. In questo modo – prosegue – si legittima la falsa teoria del gender. Una trovata degli ultra-cattolici che sta provocando confusione nelle famiglie italiane e nel mondo della scuola. In verità parliamo di un insegnamento, da anni presente in tanti istituti grazie all'autonomia e alla sensibilità di docenti e dirigenti scolastici, che permette di sradicare stereotipi e contrastare la violenza di genere, l'omofobia e il bullismo. Da tempo chiediamo che il Governo si esprima sul clima pesante che il 'family day 2' ha creato nel Paese. Evidentemente questa è la risposta dell'Esecutivo: non solo demolire la scuola pubblica tramite la riforma, ma ridurre gli spazi di confronto in cui è possibile ragionare sulle relazioni, i sentimenti e le emozioni", conclude Costantino.

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