Riforma Pensioni: Consulta boccia Referendum su legge Fornero

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Si chiude la speranza di una possibile revisione della Riforma pensioni Fornero: la Consulta ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum per abrogare l’articolo 24 del decreto legge n.201 del 6 dicembre 2011, l’articolo che tratta le disposizioni in materia di trattamenti pensionistici.

Si chiude la speranza di una possibile revisione della Riforma pensioni Fornero: la Consulta ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum per abrogare l’articolo 24 del decreto legge n.201 del 6 dicembre 2011, l’articolo che tratta le disposizioni in materia di trattamenti pensionistici.

La sentenza della Corte Costituzionale sarà depositata in un secondo momento.

La reazione della Lega Nord e di Matteo Salvini fanno comprendere tutta la rabbia repressa nei confronti di una decisione giudicata ingiusta poiché nega ai cittadini la possibilità di poter esprimere la propria opinione sull’abrogazione della riforma Fornero.

Matteo Salvini, in un intervento a Radio Padania ha sottolineato che questa è "e' un'infamata nei confronti di milioni di italiani. E' uno Stato di m… che ha dei giornalisti di m…"
La colpa dei giornalisti è quella di non aver dato abbastanza risalto all’iniziativa.




Anche Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e primo firmatario del quesito, interviene sull’argomento dichiarandosi sconcertato dalla sentenza della Corte “E' una sentenza che assume un significato squisitamente politico e che sembra fatta apposta per salvare il governo Renzi'. Calderoli spiega che a suo avviso se il referendum fosse stato accettato la maggiorana degli italiani avrebbe votato per far cadere la riforma Fornero e questo avrebbe decretato l’inizio della fine per il governo Renzi, non ancora pronto per andare al voto.

Il commento di Elsa Fornero, autrice della riforma in oggetto, pensa che il giudizio della Consulta fosse scontato consigliando al Parlamento, se vuole, di esaminare la sua riforma con “lungimiranza”.

Al di là di quale sia stata la decisione in merito al referendum della Corte Costituzionale, il tema previdenza sociale va affrontato quanto prima dal governo, se non altro per sanare tutte le conseguenze prodotte dalla riforma Fornero. Sicuramente va rivista l’età pensionabile  che ha subito un innalzamento eccessivo portando l’età per uscire dal mondo del lavoro oltre i 67 anni. Oltre a creare un disagio per coloro che devono accedere alla pensione, l’innalzamento eccessivo dell’età pensionabile frena l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro aumentando la disoccupazione giovanile. Si dovrà quindi in ogni caso intervenire sulla riforma Fornero ma in questo modo si ha la possibilità di farlo con tempi più lunghi e senza scadenze.

Si attendono ora le decisioni del governo in materia previdenziale per vedere quale sarà il destino di tutte quelle misure previste per la riforma delle pensioni, compresa la Quota 100 che permetteva a ridare una maggiore flessibilità nell’uscita dal mondo del lavoro.

 

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