Riforma. 200 mln di euro per pagare mentor e staff dirigenza saranno tolti dagli stipendi dei docenti e non finanziati dal Fondo d’istituto

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Fino al 15% dell'organico, con una retribuzione di 2mila euro all'anno, costeranno più di 200milioni di euro che saranno sottratti agli stipendi dei docenti.

Fino al 15% dell'organico, con una retribuzione di 2mila euro all'anno, costeranno più di 200milioni di euro che saranno sottratti agli stipendi dei docenti.

I collaboratori dei dirigenti potranno avere un aumento di stipendio non inferiore al 10% dello stipendio base. Cifra che potrà soltanto aumentare e sarà decisa dalla contrattazione con i sindacati.

Una contrattazione, almeno secondo quanto si legge nella bozza del Decreto che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, alquanto rigida. Infatti, il totale della cifra messa a disposizione per gli stipendi, sarà ripartita per il 30% agli scatti di anzianità, per il 70% agli scatti di merito assegnati in base ai crediti e soltanto all'80% dei docenti. Dalla cifra totale, però, si dovrà detrarre la somma che andrà a retribuire i docenti mentor e lo staff dirigenziale.

Quota parte della dotazione organica dell'autonomia è destinata ai docenti con le funzioni di mentore ed a quelli con le funzioni di staff ed è distribuita tra le regioni, le province e le istituzioni scolastiche in proporzione al numero degli alunni. (In prima applicazione, per ciascuna scuola, sono individuati due docenti mentori. Il numero di docenti con funzioni di mentore e di staff è gradualmente incrementato sino al quindici per cento della dotazione organica).

Il che significa che circa 100mila docenti potranno entrare a far parte dello staff. Quanto costeranno? Secondo il testo della bozza, guadagneranno una indennità non inferiore al 10% dello stipendio base (circa 1700 lordi), circa 170 euro lorde al mese, pari a 2mila euro lorde all'anno. Moltiplicati per i 100mila docenti che potranno entrare a far parte dello staff, la spesa complessiva si aggira intorno a 200milioni di euro.

Cifra che sono il frutto di calcolo forfettario, ma per la quale, comunque, non si prevede uno stanziamento aggiuntivo. Quanto rimarrà ai docenti che non entreranno a far parte dello staff di dirigenza? Se si considera in 400milioni annui la cifra stanziata per docenti ed ATA presenti nei contratti collettivi, ciò che resta, da dividere tra anzianità e merito, diventa davvero poco.

Già i calcoli svolti dalla UIL scuola nei giorni scorsi non lasciano dubbi: il nuovo sistema elaborato dal Governo in realtà causerà una perdita non indifferente di stipendio, permettendo incrementi massimi che vanno da 20 a 11 euro mensili. Vedi: Quanto vale il merito secondo Renzi? Da 20 a 11 euro al mese

La bozza del Decreto

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