Fase C. Appello al potenziamento per aree disciplinari: garanzia delle assunzioni per tutti coloro che hanno presentato domanda

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Luigi Mazza, Coordinatore nazionale GAE IN RUOLO NON UNO DI MENO – I governi degli ultimi 20 anni hanno prodotto solo tagli ed umiliazioni per la scuola statale, con l’apice raggiunto nel periodo Tremonti-Gelmini (8 miliardi di tagli) che hanno lasciato in ginocchio la scuola e chi nella scuola lavora.

Luigi Mazza, Coordinatore nazionale GAE IN RUOLO NON UNO DI MENO – I governi degli ultimi 20 anni hanno prodotto solo tagli ed umiliazioni per la scuola statale, con l’apice raggiunto nel periodo Tremonti-Gelmini (8 miliardi di tagli) che hanno lasciato in ginocchio la scuola e chi nella scuola lavora.

Classi pollaio (come dimenticare la classe da 42 alunni di Caltanissetta), maestro unico, tagli alle ore di numerose discipline, tra cui la vergognosa cancellazione della storia dell’arte in molti istituti (in un Paese come l’Italia con un patrimonio artistico immenso), tagli ai fondi scolastici, diminuzione globale degli investimenti sul comparto istruzione.

La riforma 2015, con tutte le discriminanti del caso e la contestabilità in alcuni suoi punti, porta di positivo la stabilizzazione di migliaia di docenti. Ad oggi già 29 mila docenti tra GM e GAE son passati di ruolo ed alte migliaia passeranno di ruolo fra due
mesi. E dopo le umiliazioni degli anni passati, con il turn-over che non arrivava nemmeno a 20 mila unità, questo è un grosso passo avanti. Per anni abbiamo dovuto subire "l’ansia di Settembre", accontentandoci di spezzoni, quando andava bene, e gridando quasi al miracolo per cattedre al 30 giugno. Adesso è giunto il momento di esser ripagati dei nostri sacrifici, di veder realizzate le nostre speranze.

Il movimento GAE IN RUOLO – NON UNO DI MENO chiede al Ministro Giannini ed al Miur di procedere, nella Fase C, ad un potenziamento equilibrato, per aree disciplinari, così da poter permettere il totale assorbimento di tutti i docenti che hanno prodotto domanda per il piano assunzionale straordinario. Chiediamo soprattutto un’attenzione mirata alle classi di concorso sature che son state per un decennio le principali vittime dei tagli.

Mentre la Primaria (posto comune) con 18.133 posti disponibili e 16.619 domande effettuate (a cui sottrarre chi è già entrato in Fase B) e la Secondaria di Primo grado (posto comune) con 7.206 posti disponibili e 11.207 domande effettuate (a cui si devono sottrarre i circa 4.000 entrati in Fase B), prospettano una situazione decisamente serena, per la Secondaria di Secondo grado ci sono difficoltà maggiori che potrebbero però essere risolte con una distribuzione equilibrata del potenziamento.

I docenti di Secondaria di secondo grado che han prodotto domanda sono 28.866. A questo numero si devon sottrarre sia chi ha fatto domanda e poi ha preso incarico in Fase A (ma non ha ritirato la domanda), sia chi è entrato in Fase B. Dai numeri in nostro possesso sono oltre le 3.000 unità. Vista la disponibilità di posti (comune) che è di 23.473, ed i posti del potenziamento sostegno (per tutte le cdc) che son 6.446, con un’attenta distribuzione degli incarichi si potrebbero davvero assorbire tutti quelli che han prodotto domanda. Così facendo non solo si assumerebbero migliaia di precari storici ma si darebbe ampio respiro alle Gae, soprattutto alle classi sature e si renderebbe più semplice l'assunzione dei docenti in Gae che non hanno prodotto domanda e sono in attesa del turn-over dei prossimi anni.

Ricordo che delle 28.866 domande ben 18.903 (quindi oltre il 65 %) sono state prodotte da docenti di sole 8 cdc (5.460 A019, 2.219 A032, 2.176 A345, 1.953 A017, 1.948 A346, 1.845 A028, 1.698 A060 E 1.604 A037.)

Il potenziamento per aree disciplinari permetterebbe, inoltre, a tutte le scuole secondarie di secondo grado di avere un equilibrato numero di docenti in ambiti fondamentali come quello economico, giuridico, artistico, umanistico, scientifico e linguistico.

Per tutti questi motivi chiediamo con forza che si diano indicazioni in tal senso agli Usr ed alle scuole e si possa finalmente parlare di una scuola a tutto tondo, con una forte base comune disciplinare che si integri alle particolarità dei differenti indirizzi. Non
dimentichiamo altresì le maestre dell'Infanzia, escluse dal piano assunzionale ed in attesa del PROGETTO 0-6. Chiediamo al governo di accelerare i tempi della discussione per garantire alle 23.000 maestre un ruolo che attendono da anni ed anni.

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