Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): Miur indichi come restituirlo per destinarlo al personale educativo

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Pino Turi, segretario generale della UIL Scuola, invia al Miur una richiesta e una protesta sul bonus di 500 euro.

Pino Turi, segretario generale della UIL Scuola, invia al Miur una richiesta e una protesta sul bonus di 500 euro.

La richiesta riguarda le procedure formali per procedere alla restituzione del bonus di 500 euro accreditato per quest'anno in luogo della carta elettronica per l'aggiornamento dei docenti, secondo quanto stabilito dalla Legge n. 107/2015 commi 121-125.

La richiesta – spiega il sindacalista – non è motivata dalla protesta sul provvedimento che, riconoscendo la particolarità della funzione docente, è invece particolarmente apprezzabile, bensì dalla circostanza che sia stata accreditata anche al sottoscritto che, svolgendo attività sindacale a tempo pieno, non può produrre gli effetti positivi, in termini di ricaduta positiva sugli alunni.

Ne avevamo parlato in Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): lo restituirò perchè sia destinato agli educatori, esclusi dall'assegnazione

La protesta, invece riguarda l'esclusione del personale Educativo, inquadrato a pieno titolo nell'area docenti, ai sensi dell'art. 25 del CCNL.

Tale considerazione – scrive il sindacalista – ha indotto il sottoscritto ed i componenti della Segreteria nazionale della UIL Scuola a restituire la somma ricevuta, chiedendo che sia destinata, insieme con le eventuali ulteriori economie, al personale educativo che, svolgendo la funzione docente, ne è stato ingiustamente ed inopinatamente escluso.

In realtà l'Andeisp, l'Associazione Nazionale Docenti Educatori Istruzione Statale Pubblica, non aveva gradito il gesto del segretario generale, chiedendo piuttosto un ricorso al TAR per la tutela dei diritti del personale educativo. Bonus 500 euro. ANDEISP a UIL: per tutelarci serve ricorso al TAR

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