Assegnazioni provvisorie ai neoimmessi in ruolo 2015. Coscia (PD) ai “residuali GaE”: chi non ha presentato domanda assunzione avrebbe dovuto valutare rischi

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Maria Coscia (PD) difende l'emendamento della relatrice Sen. Puglisi (PD) al DDL Scuola sulla proroga anche per l'a.s. 2016/17 della possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria anche da parte dei docenti neoimmessi in ruolo nell'a.s. 2015/16.

Maria Coscia (PD) difende l'emendamento della relatrice Sen. Puglisi (PD) al DDL Scuola sulla proroga anche per l'a.s. 2016/17 della possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria anche da parte dei docenti neoimmessi in ruolo nell'a.s. 2015/16.

Una possibilità che non esisteva nella legge 107/2015 (anche se in maniera informale Marco Campione della segreteria di Faraone aveva accennato a forme di tutela per i precari che sarebbero stati assunti fuori provincia) e che in un primo tempo ritirata dal decreto Milleproroghe, rispunta nel DDL Scuola e Università in questi giorni all'esame del Parlamento ed è stato già approvato in Senato.

L'emendamento prevede

"Art. 1- bis.
( Disposizioni in materia di assegnazione provvisoria )

1. All'articolo 1, comma 108, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono apportate le seguenti modificazioni:
a)  al quarto periodo, le parole: ''Limitatamente all'anno scolastico 2015/2016'' sono sostituite dalle seguenti: ''Limitatamente agli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017'' e le parole: ''2014/2015'' sono sostituite dalle seguenti: ''2015/2016'';
b)  dopo il quinto periodo è aggiunto il seguente: ''Per l'anno scolastico 2016/2017 l'assegnazione provvisoria di cui ai periodi precedenti può essere richiesta sui posti dell'organico dell'autonomia nonché sul contingente di posti di cui all'articolo 1, comma 69, della presente legge''».

L'emendamento ha suscitato la reazione dei "residuali delle Graduatorie ad esaurimento", circa 45.000 docenti che in estate non hanno presentato la domanda di assunzione attendendo l'immissione in ruolo nella propria provincia nei prossimi anni. E sempre con la speranza, in alternativa, di un incarico di supplenza.

Alle domande dei docenti in questione risponde l'On. Coscia, che attribuisce la mancata presentazione della domanda da parte dei docenti ad una "preferenza" per lunghi anni di precariato purchè nella propria provincia. E conclude affermando che chi ha fatto questa scelta avrebbe dovuto valutare, oltre ai benefici, anche i costi.

"Ecco quello che penso: senza le assegnazioni provvisorie molti dei vecchi e nuovi assunti non avranno alcuna possibilità di insegnare vicino ai loro luoghi di residenza. Così facendo spariscono le ore disponibili sugli organici di fatto che, fino ad oggi, alimentavano i contratti a TD.

E'un dato che i docenti delle GAE (sono circa 40.000 infanzia inclusa) i quali hanno rinunciato all'assunzione in ruolo, hanno principalmente voluto evitare cattedre lontane da casa, preferendo lunghi anni di precariato in attesa di un'immissione in ruolo nella provincia.

Chi sceglie questa via dovrebbe anche valutarne i rischi, nessuno ha garantito loro la permanenza degli organici di fatto per supplenze, potrebbero essere assorbiti dal potenziamento, essere modificati in vario modo. Così come nessuno ha garantito loro che il futuro assorbimento da GAE rimanga al 50% (specie se entreranno i diplomati magistrali).

Anticipare di due anni la possibilità di ottenere assegnazione provvisoria anche ai nuovi assunti e su tutto l'organico dell'autonomia, penso sia una misura di buon senso che riduce il numero di docenti costretti a lunghe permanenze lontano da casa.

Non sono in grado di calcolare se tale misura comporterà un reale danno per chi non ha aderito ai piani assunzionali e quale possa essere la misura del danno stesso, però, torno a ripetere che avreste dovuto valutare, insieme ai benefici, anche i costi."

Assegnazioni provvisorie anche per neoimmessi 2015/16. Approvato emendamento al Senato

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