ANP, restituire i tagli agli stipendi dei Dirigenti e attuare autonomia

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Retribuzioni accessorie dei dirigenti scolastici a rischio: prosegue l’agitazione dei presidi contro l’atto unilaterale di rideterminazione del Fondo Unico Nazionale che potrebbe causare una consistente decurtazione dei loro compensi.

Retribuzioni accessorie dei dirigenti scolastici a rischio: prosegue l’agitazione dei presidi contro l’atto unilaterale di rideterminazione del Fondo Unico Nazionale che potrebbe causare una consistente decurtazione dei loro compensi.

A rendere più incisivi i malumori dei dirigenti scolastici, anche la relazione di chiusura del congresso dell’Associazione Nazionale Presidi, che inserisce tra gli obiettivi sindacali “la corretta quantificazione del FUN”, già oggetto dello sciopero unitario che lo scorso 4 dicembre l’ha vista sfilare di fronte al Miur accanto a Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals.

Giorgio Rembado, Presidente nazionale ANP, ci ha sintetizzato la posizione sostenuta dal suo organismo: “Ci troviamo di fronte a una interpretazione scorretta e illegittima. Questo atto unilaterale è un vero e proprio scippo, ma non ce ne staremo a guardare. Chiediamo l’immediato ripristino dei livelli della retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti, la restituzione al Fondo Unico Nazionale delle risorse dei dirigenti (RIA) indebitamente sottratte e la riapertura della contrattazione”.

“Siamo disposti a dare al Governo un altro po’ di tempo per fare chiarezza su questa vicenda e ribadiamo che non c’è bisogno di nuove leggi, né di risorse, l’importante è che non venga sottratto ciò che legittimamente ci appartiene” prosegue il Presidente ANP, provato da quella che ormai si profila sempre più come “una contrapposizione estenuante la cui naturale evoluzione potrà essere, in caso di un irrigidimento del Miur, una diffida formale”.

“Non bisogna dimenticare che la nostra categoria è già pesantemente penalizzata da una moratoria contrattuale che si potrai da ormai oltre un quadriennio. Quello che ci auguriamo è un pronto ascolto da parte del Governo affinché venga sollecitata una rapida soluzione amministrativa al blocco della contrattazione. Oltre alla mancata perequazione retributiva nei confronti della restante dirigenza pubblica – chiosa il Presidente – all’aggravarsi delle responsabilità e dei carichi di lavoro, assistiamo alla pretesa di ridurre la retribuzione complessiva dei dirigenti scolastici per un’erronea interpretazione della norma data dall’UCB/MEF”.

Molto incisive le indicazioni per l’azione associativa nei prossimi anni da parte del sindacato dei presidi: “Dare piena attuazione all’autonomia scolastica respingendo ogni tentativo di ritorno a forme più o meno accentuate di centralismo”, ma anche una ridefinizione del profilo del Dirigente Pubblico, la cui aleatorietà viene sottolineata e rimproverata proprio all’interno del documento sulla Buona Scuola.

Congresso ANP: assunzioni siano affidate alle scuole. Aumentare stipendi Dirigenti

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