18 ore in classe sono poche? I docenti correggono i compiti in piazza

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red – A Torino, come a Milano ed in altre città italiane, ieri, i docenti hanno intavolato una singolare iniziativa: hanno corretto i compiti dei propri alunni per strada.

red – A Torino, come a Milano ed in altre città italiane, ieri, i docenti hanno intavolato una singolare iniziativa: hanno corretto i compiti dei propri alunni per strada.

L’obiettivo era rispondere alle "accuse" di chi afferma che i docenti lavorano soltanto 18 ore settimanali.

Hanno, dunque, deciso di sedersi e lavorare (correzione verifiche, preparazione compiti e lezioni, aggiornamento, programmazione intercurriculare ecc.) in pubblico per far vedere alla cittadinanza quanto lavoro invisibile c’è dietro ogni ora di lezione in classe.

Ma non era l’unico motivo per protestare.

I docenti in pazza hanno detto NO anche al concorso (che definoscono "truffa"), al Decreto Stabilità, ai continui tagli alla scuola e alla Legge Aprea che rivede la Governance della scuola attraverso una profonda modifica degli organi collegiali.

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