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Leggono in classe un brano di un romanzo su un rapporto omosessuale e i professori vengono denunciati

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GB – La lettura di un brano di un romanzo della scrittrice contemporanea, Melania Mazzucco, "Sei come sei" ha scatenato un’ondata di polemiche ed ha portato alla denuncia dei professori che lo hanno proposto ai ragazzi in un noto liceo di Roma.

GB – La lettura di un brano di un romanzo della scrittrice contemporanea, Melania Mazzucco, "Sei come sei" ha scatenato un’ondata di polemiche ed ha portato alla denuncia dei professori che lo hanno proposto ai ragazzi in un noto liceo di Roma.

Il romanzo tratta della storia d’amore tra due uomini e della loro figlia, nata da un’inseminazione artificiale di un utero in affitto: Il romanzo narra così la vita di questa ragazzina con due papà, piccola ma molto forte, che sa reagire anche a dei bulli.

Il passo scelto da leggere in classe non è piaciuto ai genitori, perché è la narrazione di un rapporto orale intimo tra due giovani calciatori.

La lettura del libro rientra tra l’altro tra quelle proposte nell’ambito della "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale" voluta dalla Presidenza del Consiglio e finalizzata alla "realizzazione di un piano triennale di azioni pilota (2013-2015), integrate e multidisciplinari, volte alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni in tale ambito".

Ma ad alcuni genitori non è andata giù ed hanno contattato l’Associazione Giuristi per la Vita e l’Associazione Pro Vita Onlus che hanno sporto denuncia presso la Procura di Roma.

Nella denuncia "si afferma che gli allievi in questione hanno un’età compresa tra i 14 ed i 16 anni" da qui il reato ipotizzato di corruzione di minore. Inoltre si sottolinea che «la divulgazione di materiale dichiaratamente osceno, non può non urtare la sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni".Per i genitori, gli allievi del ginnasio romano sarebbero stati "obbligati a leggere il romanzo a forte impronta omosessualista» sottolineando che «alcuni passi rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico".

La reazione della scrittrice è stata di sbigottitimento e dispiacere per la notizia: "Leggere romanzi che parlano di cose reali e di temi anche complessi della nostra vita – ha detto Melania Mazzucco – non ha mai corrotto nessuno. Il compito di un romanzo è anche quello di far riflettere sul mondo che ci circonda. A meno che non si voglia mettere in discussione il diritto di considerare i ragazzi delle persone capaci di intendere e di volere, e di formarsi delle opinioni. Dare loro gli strumenti per capire il mondo e se stessi – anche con un libro: è proprio questo che significa svolgere correttamente il proprio mestiere di insegnanti".

Il vice presidente dell’ANP, Mario Rusconi, ha invitato gli insegnanti "a essere molto cauti per quanto riguarda la sfera dell’educazione morale data dalle famiglie». «Prima di fare scelte del genere – ha premesso – bisognerebbe parlarne con le famiglie. Nello stesso tempo rilevo che gli adolescenti sono molto più edotti di quanto non dica lo stesso libro della Mazzucco".

Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige, Movimento di genitori, afferma invece che "Non è ammissibile divulgare a scuola materiale dichiaratamente pornografico, e sottoporlo ai minori abusando della propria autorità di insegnanti".

Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, ha commentato: "Chi ha contestato platealmente la lettura del libro di Melania Mazzucco  vuole istigare i giovani all’omofobia e a comportamenti discriminatori. Siamo al rogo dei libri, poco ci manca", ha detto.

 

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