Insegnare su posto di sostegno senza titolo, i docenti di ruolo hanno la precedenza sui precari

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Nell’attribuzione dei posti di sostegno in deroga, i docenti di ruolo collocati nelle graduatorie dei richiedenti assegnazione provvisoria hanno la precedenza sui docenti precari collocati nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie d’istituto.

È il principio di diritto accertato dal Tribunale di Reggio Emilia, in accoglimento di un ricorso presentato dall’avvocato Gaetano Liperoti, del foro di Catanzaro, nell’interesse di una docente titolare di cattedra in Emilia ma che aveva richiesto di essere assegnata ad una scuola della provincia di Crotone per far valere il proprio diritto al ricongiungimento familiare.

Tale diritto le era stato negato dall’ufficio scolastico provinciale di Crotone che, nell’attribuire i posti disponibili sul sostegno nelle scuole primarie e dell’infanzia, una volta esauriti i docenti in possesso del titolo di specializzazione, ha proceduto alla stipulazione di contratti a tempo determinato anziché usufruire dei docenti di ruolo, immessi in servizio nelle zone più disparate d’Italia a causa del piano straordinario di assunzioni della c.d. legge sulla “buona scuola”.

Con l’ordinanza n. 180 del 23/01/2017, così, il Tribunale di Reggio Emilia (giudice Elena Vezzosi) ha ritenuto illegittima la prassi utilizzata a Crotone, statuendo che “dopo aver verificato l’inesistenza di personale specializzato, il MIUR è tenuto a iniziare le operazioni di copertura con i docenti comuni che abbiano fatto domanda di assegnazione provvisoria e siano dunque inseriti nella specifica graduatoria, e tanto certamente prima di dar corso ad ogni altra assunzione a tempo determinato. Ancora prima che giuridicamente legittimo – ha affermato il Tribunale emiliano – questo meccanismo è anche logico, dal momento che non si comprende perché mai, in linea generale, il Ministero dovrebbe utilizzare personale precario quando sia disponibile personale in ruolo”.

“Esprimiamo soddisfazione – è il commento dell’avvocato Liperoti – perché si mette la parola fine ad una prassi ingiusta e illogica, e viene finalmente offerto uno spiraglio di ricongiungimento familiare a quei docenti che, a causa di un algoritmo malfunzionante del Ministero, sono stati ‘deportati’ nelle zone più disparate d’Italia”.

Il Tribunale ha stabilito che la ricorrente venga assegnata ad una scuola ubicata nell’ambito provinciale di Crotone.

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