Inclusione, Rapisarda: Federazione Pro Ciechi e BIC festeggiano 20 anni Centri di Consulenza Tiflodidattica

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In questi giorni, si susseguono articoli di giornale e servizi televisivi, aventi per oggetto il leit motiv della difficoltà dei vari Uffici Scolastici Regionali (USR) nel reperire docenti per il sostegno e del paradosso che, quando se ne trovano, essi sono spesso non abilitati e specializzati.
Secondo Gianluca Rapisarda, Direttore scientifico dell’I.Ri.Fo.R., “Tutto ciò, ovviamente, non fa altro che alimentare e corroborare la convinzione sempre più diffusa tra le famiglie dei ragazzi con disabilità che, senza la presenza dell’insegnante di sostegno in classe, i loro figli non avrebbero assicurata un’inclusione di qualità.
“Tuttavia –precisa il Direttore Gianluca Rapisarda-, tale assunto è opinabile e del tutto da dimostrare. Infatti, il luogo comune, ormai sfortunatamente generalizzato tra i genitori degli alunni disabili, secondo il quale il docente per il sostegno è da ritenersi l’unica “risorsa” a disposizione dei loro figli, ha finito per determinare il principale dei “mali scolastici” del sostegno italiano, e cioè il perverso meccanismo della delega ai soli insegnanti specializzati del processo di inclusione.”
Prosegue Gianluca Rapisarda: “Questa eccessiva attenzione focalizzata solo sul docente di sostegno (rafforzata purtroppo dal Miur anche con il neonato Decreto attuativo della Buona Scuola n. 66/17), infatti, ha causato una vera e propria “distorsione” dello spirito genuino ed autentico del nostro modello di inclusione, fondato sui principi dell’UDL (Universal Design for learning) dell’art 24 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, dell’”Istruzione di tutti e di ciascuno”, dell’autonomia, dell’ICF dell’OMS del 2000 e, soprattutto, del supporto anche da parte del “contesto” agli alunni/studenti con disabilità”.
“Proprio per la mancanza di un “sostegno” diffuso da parte di un contesto azzerato dalla centralità della figura del docente di sostegno spesso impreparato –sottolinea il Direttore scientificoGianluca Rapisarda-, esattamente 20 anni fa, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ed i suoi Enti collegati hanno mobilitato tutte le energie e risorse disponibili, ottenendo l’emanazione della “civilissima” Legge 284 del 28 agosto del 1997, che ha consentito la costituzione di ben 17 Centri di Consulenza Tiflodidattica (CCT), coordinati dalla Federazione Nazionale Pro Ciechi e dalla Biblioteca per i Ciechi diMonza.”
Aggiunge il Direttore Gianluca Rapisarda: “Trattasi di strutture a livello regionale capaci di sostenere l’inclusione scolastica delle studentesse e degli studenti minorati della vista nella scuola di tutti. Infatti, dopo vent’anni di “onorevole” attività, i nostri CCT si configurano oggi come dei “centri di risorse”, dai quali far partire ed erogare i servizi essenziali per l’inclusione dei nostri ragazzi, cioè l’assistenza scolastica, la fornitura dei necessari sussidi tiflodidattici ed un’adeguata consulenza tiflopedagogica e tiflodidattica.”
Conclude Gianluca Rapisarda: “Insomma, noi dell’UICI, in questi ultimi vent’anni, di fronte alle “crepe” del nostro sistema inclusivo, non abbiamo abbandonato gli allievi con disabilità visiva e le loro famiglie, svolgendo un’azione di supplenza, chiamando a raccolta le migliori energie di coloro che si occupavano dei ciechi e degli ipovedenti e dimostrando, attraverso i nostri 17 CCT, che è anche e soprattutto il contesto (e non solo il docente di sostegno) a garantire un processo di inclusione scolastica davvero di qualità.”

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