Curriculum vitae a scuola, il modello europeo è fallimentare ed in Europa poco utilizzato

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Diciamolo pure, tutti pensavamo che utilizzare il curriculum vitae europass fosse utile, una sorta di marchio, una omologazione che qualificava il curriculum.

Ma da tempo emergono tante segnalazioni dalle quali si evince il fallimento di questo modello di curriculum, sia perché contiene informazioni ritenute come inutili, sia per la sua lunghezza. Si va dal caso estremo dell’Inghilterra dove questo modello di curriculum non è neanche riconosciuto dai datori di lavoro, alla Svizzera dove è praticamente sconosciuto, in Austria dove non è usato perché troppo esteso, in Germania non ha grande diffusione, lo stesso dicasi per la Francia, mentre pare avere una buona diffusione  a Malta, in Repubblica Ceca, ed ovviamente in Italia. L’Europass Curriculum Vitae è un modello standardizzato che consente di descrivere, sulla base di un formato condiviso e riconosciuto in tutta Europa, le esperienze di studio e di lavoro e le competenze sviluppate da un individuo, al momento della presentazione di una candidatura per un lavoro o per la prosecuzione di un percorso formativo.

Questo strumento può essere utilizzato in tutti i casi di mobilità geografica e professionale. Tale format comunque non risulta essere obbligatorio, ed è una mera autodichiarazione e non un documento di certificazione. Viene compilato direttamente dalla persona interessata e non è rilasciato da nessuna autorità incaricata di certificare le informazioni in esso contenute. La compilazione dell’Europass Curriculum Vitae è libera e, nel rispetto della struttura base del documento, la persona può inserire tutte informazioni riguardante il sul profilo personale, professionale e di studio.

Ed è interessante notare come nelle scuole viene richiesto spesso di inviare questo curriculum. Premesso che ad oggi per i docenti della scuola non risulta alcun tipo di obbligo finalizzato all’invio del curriculum vitae, discorso diverso per coloro che sono sottoposti al procedimento della chiamata diretta, ma inviare eventualmente il curriculum vitae con quel format è solo una gran perdita di tempo per tutti, per chi deve compilarlo e per chi deve leggerlo. Cerchiamo di semplificarci la vita, non sarebbe un male soprattutto in una situazione paradossale come questa, dove quello che doveva essere un modello omologato, seppur non obbligatorio, di curriculum europeo, è stato letteralmente boicottato in tutta Europa.

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