Un numero adeguato di posti di sostegno per l’effettiva integrazione degli alunni. Lettera

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Lorenzo Picunio – Un numero adeguato di posti di sostegno, una continuità didattica degli insegnanti di sostegno nelle scuole, la garanzia dell’effettiva integrazione degli alunni con disabilità nella scuola italiana, dalla scuola dell’infanzia alla superiore.

Perché è attuale il modello d’integrazione proposto dalla legge 517 del 1977 che inseriva nelle classi di tutti gli alunni con disabilità.

Poiché i tagli dei fondi ai Comuni ed alle Unità Sanitarie Locali indeboliscono l’azione di supporto alla scuola e l’intervento degli specialisti, ancora di più quindi occorre che si sostenga la buona integrazione, che aiuta sia il bambino o ragazzo con disabilità, sia gli altri bambini o ragazzi che si trovano a frequentare la scuola con lui.

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