Sasso ” In Veneto devono insegnare docenti veneti, in Puglia docenti pugliesi”. Per il giudice sbagliato algoritmo mobilità

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Noi con Salvini Puglia – Siamo orgogliosi di questa nuova sentenza, la prima in provincia di Padova ottenuta dal nostro Movimento, che farà passare un Natale felice ad una insegnante originaria della provincia di Brindisi, che a causa dell’ormai celebre e malefico algoritmo del ministero dell’Istruzione, era stata trasferita ingiustamente a 1000 km da casa, pur avendo un punteggio tale che le avrebbe consentito di avere una cattedra nella regione di appartenenza, mentre colleghi con punteggi di gran lunga inferiori avevano ottenuto la cattedra vicino a casa.

Con ordinanza n• 7367 il Tribunale del Lavoro di Padova, a firma del Giudice dott. Pascali ha accolto integralmente il ricorso proposto dall’avvocato Graziangela Berloco, legale di Noi con Salvini, e dall’avvocato Giannuzzi Cardone, entrambi del foro di Bari.

Per l’ennesima volta un giudice ha accolto le tesi di Noi con Salvini contro uno dei provvedimenti più ingiusti della “buona scuola” di Renzi, oggi difesa anche dal neo ministro Fedeli,  e cioè l’illecito trasferimento ad Abano Terme (in provincia di Padova), di un docente originario della provincia di Brindisi, che invece avrebbe avuto diritto ad un posto di lavoro più vicino ai propri affetti ed alla propria famiglia.

Gioisce Rossano Sasso, coordinatore regionale di Noi con Salvini Puglia ” con questa sentenza ancora una volta Noi con Salvini restituisce serenità e giustizia ad uno dei tanti lavoratori della scuola umiliati dal PD e dalla buona scuola, grazie ai nostri legali stiamo rappresentando e difendendo gli insegnanti trasferiti illegittimamente, ai quali ricordiamo che è sempre possibile fare ricorso”.

“Aldilà di questa sentenza – conclude Sasso – noi ci auguriamo che sia fatta giustizia per tutti gli insegnanti, senza dover necessariamente ricorrere alla magistratura, ma nel caso noi saremmo comunque pronti a continuare a dare battaglia. Una volta al governo poi risolveremmo il problema alla radice: concorsi su base regionale, in Veneto devono insegnare docenti veneti, in Puglia docenti pugliesi”.

Rossano Sasso Coordinatore Regionale

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