Prove Invalsi. Da quest’anno sono computer based e spariscono dall’esame di Stato I ciclo

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Le prove Invalsi cambiano: ecco le novità introdotte con il Dlgs n. 62/2017, attuativo della legge 107 sul tema della valutazione e degli esami di Stato.

Per il primo ciclo, già da quest’anno scolastico, nelle classi V della scuola primaria e III della scuola secondaria di primo grado saranno introdotte prove sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese, coerenti con il quadro comune di riferimento Europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori. La prova di Italiano e Matematica restano.

I test Invalsi non faranno più parte dell’esame di terza media e quindi il voto non farà media. Le prove saranno effettuate in un altro momento dell’anno scolastico, presumibilmente ad aprile, con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione all’esame.

Dal 2018-2019 i test Invalsi interesseranno gli studenti delle quinte superiori e si svolgeranno durante l’anno.
In aggiunta alle prove di italiano e di matematica sarà introdotto l’accertamento dei livelli di apprendimento nella lingua inglese.
I risultati saranno indicati, in forma descrittiva, in una specifica sezione del curriculum dello studente allegato al diploma finale.
Restano le prove Invalsi per gli studenti del secondo anno.
Per gli alunni risultati assenti alle prove per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, sarà prevista una sessione suppletiva.
Gli studenti con disabilità e DSA non saranno esclusi dall’obbligo di partecipare ai test.
I candidati privatisti, per essere ammessi all’esame di Stato di primo e secondo ciclo, dovranno partecipare alle prove Invalsi.

Le prove saranno computer based.

Infine il DLGS ribadisce il coinvolgimento dei docenti nelle prove e la loro obbligatorietà, infatti recita: “le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinaria d’istituto”.

Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 

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