Piano Formazione Docenti, ANP: compensi formatori vanno fissati dalle scuole. Indicazioni Miur anacronistiche

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Il Presidente dell’ANP, Giorgio Rembado, ha inviato una lettera alla Ministra Valeria Fedeli, avente per oggetto il Piano di Formazione dei docenti 2016-19.

Nella missiva Rembado affronta il tema della gestione amministrativo-contabile del Piano, criticando la nota Miur n. 9684 del 6 marzo 2017 a tal fine dedicata.

Secondo il Presidente dell’ANP, la nota costituisce “un’invasione di campo”, che viola l’autonomia organizzativa e di ricerca e la capacità negoziale delle Scuole.

Le istituzioni scolastiche autonome, scrive Rembado, “sono libere di definire tanto le modalità di progettazione e di erogazione della formazione quanto l’entità massima dei compensi relativi alle attività pianificate, ovviamente entro i limiti dei finanziamenti disponibili.”

Pertanto, il riferimento della nota al DI n. 326/1995, come punto di riferimento per stabilire i compensi relativi alle attività di formazione, è “anacronistico”, essendo il decreto antecedente all’autonomia scolastica (DPR 275/99).

Il suddetto DI n. 326/95 non solo è stato superato dal DPR n. 275/99 che ha introdotto l’autonomia, ma risulta essere anche inadeguato a fissare i compensi suddetti, poiché quelli previsti non rispondono alle leggi di mercato.

Alla luce di quanto sopra riportato, Rembado non poteva che concludere con la richiesta, alla Fedeli, di ritiro della nota del 6 marzo 2017.

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