Per recuperare credibilità Renzi e Giannini creino la fase D per immissione in ruolo residuali GaE. Lettera

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Il premier Renzi e la ministra Giannini, sebbene  si siano mostrati, sin da subito, al loro insediamento, molto sensibili al grave problema del precariato, che dichiaravano di conoscere bene  e da vicino,oggi, si rifiutano di ascoltare e di dare  le risposte dovute ai cosiddetti residuali Gae, che, in modo lapalissiano,  sono   le vere vittime  di una legge iniqua, la quale ha miracolato sicuramente  molti, collocati ultimi in graduatoria, per una “lagrimetta” ovvero una domanda inoltrata volontariamente, penalizzando e  relegando nel limbo tanti altri docenti che hanno maturato una lunga esperienza  nella scuola e  dei  punteggi altissimi.

E i sindacati nicchiano, si nascondono dietro il presunto atteggiamento di chiusura della ministra, non tutelano i diritti di chi il lavoro l’ha perso e si schierano dalle parte dei più forti, difendendo, come sempre, gli indifendibili, “i deportati”, quelli  che  hanno fatto una scelta libera e consapevole, non preoccupandosi, a ragion veduta, delle inevitabili conseguenze della famigerata L. 107/2015. Dura lex, sed lex!

La sola colpa dei  docenti truffati, ingannati e rimasti in Gae, loro malgrado e con grande sofferenza, è quella di aver saputo leggere, interpretare,  rispettare una legge dello Stato che, però, è stata subito rivoltata come un calzino  a causa di stravolgimenti ed  emendamenti inspiegabili, inopportuni   e lesivi dei diritti di chi è da anni in attesa del tanto sospirato ruolo. A tale proposito non può passare sotto silenzio  l’emendamento Puglisi, che fa venire in mente il famoso “Chi era costei?” di manzoniana memoria.

A dimostrazione di quanto discriminante sia stata la L 107, è doveroso richiamare l’attenzione, senza ipocrisia alcuna, sul fatto che alle condizioni imposte dalla legge originale, i precari storici,per gravi motivi, non hanno potuto inoltrare la domanda richiesta per ottenere la stabilizzazione, alle attuali sicuramente non ci penserebbero due volte a farlo.

Se il premier Renzi e la ministra Giannini intendono riacquistare credibilità, intervengano subito per rimediare  al madornale errore commesso, ascoltino il grido di dolore di chi rivendica quanto gli spetta e attuino, entro il mese di novembre, una fase D, (v. fase C)immettendo in ruolo, con priorità assoluta, gli aventi diritto in GAE, i quali, cosa che i sindacati e il governo fanno finta di ignorare, rientrano, a pieno titolo, nei numeri previsti dal piano straordinario di assunzione disposto dalla legge 107 per l’anno 2015/2016, altrimenti gli stessi saranno costretti a difendersi il 4 dicembre, e non saranno soli, perchè potranno contare su tanti famigliari, amici e su quanti, nonostante tutto, seguono con interesse i problemi della scuola nella quale ancora credono fermamente.

Prof.ssa Rita Candido

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