Riforma Madia: rivedere pensioni per liberare posti ai precari, ridurre distacchi sindacali del 50%

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red – Oggi sarà presentato dal Ministro Madia il progetto di riforma della PA. Addio al trattenimento in servizio, sindacati sul piede di guerra per la riduzione dei distacchi. Vi anticipiamo i contenuti del testo, da un lato si dà dall’altro si toglie.

red – Oggi sarà presentato dal Ministro Madia il progetto di riforma della PA. Addio al trattenimento in servizio, sindacati sul piede di guerra per la riduzione dei distacchi. Vi anticipiamo i contenuti del testo, da un lato si dà dall’altro si toglie.

Partiamo dalla riforma dalle modifiche alle pensioni del testo Madia (del quale siamo venuti in possesso ieri sera), che punta all’eliminazione del trattenimento in servizio oltre i limiti dell’età pensionabile.

Quel trattenimento in servizio che era stato oggetto di interrogazione parlamentare presentata da Giordano di SEL e che causa un danno ai docenti precari che vedono allontanarsi la prospettiva di supplenza o di posto fisso. Anzi, nell’interrogazione, il Giordano evidenziava anche delle irregolarità nella concessione dei trattenimenti in servizio ad ulteriore danno dei precari.

Il Ministro della Funzione Pubblica, Madia, vuole tagliare la testa al toro e nell’articolo 1 della sua riforma punta all’eliminazione di tale pratica. La proposta è di abrogare l’articolo 16 del dl 30 dicembre 1992, n. 503, l’articolo 72, commi 8, 9, 10 del dl 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e l’articolo 9, comma 31, del dl 31 maggio 2010 n. 122.

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Saranno fatti salvi i trattenimenti in servizi in essere fino al 31 ottobre 2014 o fino alla loro naturale scadenze se in data anteriore.

Vedremo il testo definitivo se si confermerà tale intenzione o se saranno apportate modifiche.

Altro importante capitolo che può avere ripercursioni sulla scuola, riguarda i distacchi sindacali affrontati all’articllo7 del testo.

Secondo le prospettive della riforma, a partire dal 1 agosto 2014, i contingenti dei distacchi, aspettative e permessi sindacali, saranno ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale. Ed al comma due si specifica che con le procedure contrattuali e negoziali previste dai rispettivi ordinamenti può essere modificata la ripartizione dei contingenti ridefiniti tra le associazioni sindacali.

Una prospettiva che andrà a danno di tutti i sindacati, ma che colpirà in particolar modo i piccoli, che si vedranno in seria difficoltà per gestire la propria attività.

Chissà cosa diranno i sindacati ai quali oggi sarà presentata la riforma.

Di certo è che se da un lato, con l’abrogazione del trattenimento in servizio, si libereranno posti per i docenti precari, dall’altro, con il rientro in classe del 50% dei sindacalisti distaccati, gli stessi precari vedranno scomparire cattedre per la supplenza. Chissà da quale lato penderà il bilancio.

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