Riforma. Dalle decisioni dei collegi docenti dipendono le 50.000 immissioni in ruolo del potenziamento

Di Lalla
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Le decisioni sull'organico di autonomia che il Ministero ha chiesto alle scuole di deliberare (più o meno legittimamente) avranno una influenza diretta sulle immissioni in ruolo. Si stabilisce infatti di quali insegnanti, di quali classi di concorso, le singole scuole hanno bisogno.

Le decisioni sull'organico di autonomia che il Ministero ha chiesto alle scuole di deliberare (più o meno legittimamente) avranno una influenza diretta sulle immissioni in ruolo. Si stabilisce infatti di quali insegnanti, di quali classi di concorso, le singole scuole hanno bisogno.

Nella nota che risulta essere stata inviata agli Uffici Scolastici il Miur chiede alle istituzioni scolastiche di deliberare le richieste di organico dell'autonomia entro il 30 giugno

L'art. 10 comma 1 del DDL Scuola, ancora in discussione al Senato, stabilisce:

"Per l'anno scolastico 2015/2016, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è autorizzato ad attuare un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado, per la copertura dei posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia"

Per l'a.s. 2015/16 l'organico dell'autonomia è determinato

Come si costruisce un organico di autonomia

Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

Per l'anno scolastico 2015/2016 l'organico dell'autonomia comprende l'organico di diritto, l'adeguamento dell'organico alle situazioni di fatto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009 e i posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni di cui al terzo periodo del comma 3 del presente articolo, nel limite massimo di cui all'articolo 26, comma 1.

Dunque, giostrando tra la quota di autonomia e richiedendo posti per il potenziamento, l'organizzazione e il coordinamento il collegio dei docenti della singola istituzione scolastica può proporre all'USR le classi di concorso di cui necessita per l'a.s. 2015/16

Posti per l'organizzazione

Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica.

Posti per il Potenziamento e progettazione

Le aree (spiegate con maggiore dovizia di particolari nel DDL Scuola, all'art. 2 comma 3) vengono riassunte dal Ministero in

"Competenze linguistiche (anche CLIL)
Alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana per gli alunni stranieri
Competenze matematico-logiche e scientifiche
Competenze nella pratica e nella cultura musicale
Competenze nella storia dell'arte, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione delle immagini
Competenze di cittadinanza attiva e democratica
Competenze di materia giuridica ed economica e finanziaria
Competenze di educazione all'autoimprenditorialità
Discipline motorie e sviluppo di comportamenti sani
Iniziative di contrasto al fenomeno della dispersione escolastica e per la più ampia inclusione scolastica
Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e studenti per classe
Competenze digitali (pensiero computazionale utilizzo responsabile dei social network)
Incremento dell'alternanza scuola lavoro (solo secondo ciclo di istruzione)
Personalizzazione del curricolo"

Quindi le scuole (nei tempi indicati dal Ministero) dovranno decidere di quali insegnanti necessitano e indicare classe di concorso e numero.

Perchè diciamo che tale scelta avrà influenza sulle immissioni in ruolo?

Alle scuole non è richiesto di indicare un numero max di insegnanti, ma il numero richiesto sarà poi "calibrato" dall'USR in base all'art. 8 comma 3

"Il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato sulla base del numero delle classi, per i posti comuni, e sulla base del numero degli alunni, per i posti del potenziamento, senza ulteriori oneri rispetto alla dotazione organica assegnata"

Sappiamo che, alla resa dei conti, ogni istituzione scolastica potrà avere circa 7 insegnanti in più.

Pertanto la scelta delle classi di concorso andrà ad influire direttamente sulle classi di concorso che saranno maggiormente coinvolte nel piano di immissioni in ruolo 2015, fino ad un massimo di 100.701 posti.

Il piano straordinario prevede infatti la copertura di circa 50.000 posti vacanti in organico di diritto, mentre le altre 50.000 assunzioni devono appunto derivare dai posti di organizzazione, potenziamento, progettazione.

Un esempio banale: se molte scuole sceglieranno come area di riferimento "Competenze di materia giuridica ed economica e finanziaria", indicando le classi di concorso A019 o A017, i docenti inseriti in queste ultime avranno maggiori possibilità di essere immessi in ruolo.

Certo, bisognerà decidere e motivare quali classi di concorso potranno contribuire a "Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e studenti per classe" che piuttosto è la finalità, o una modalità di organizzazione.

E' presto per capire quali potranno essere gli effetti della circolare che, a quanto pare, sta per essere inviata alle scuole. Ci auguriamo che, in mancanza di conferenze di servizio, alla circolare che conosciamo, siano allegate delle istruzioni più dettagliate.

Riforma, assunzioni. Dirigenti a lavoro per determinare posti potenziamento. Delibere non oltre il 30 giugno. La nota

Il sindacato FLC CGIL chiede ai collegi docenti di non esprimersi fino a quando il provvedimento non sarà legge. Il comunicato

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