Riforma Considerazioni sulla Buona Scuola

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FGU Catanzaro – Martedì é iniziato l'anno scolastico e i sindacati si stanno preparando ad una resistenza alla legge buona scuola sia nelle scuole – proponendo l'astensione dalle attività aggiuntive non obbligatorie, – sia sul piano legale promuovendo un referendum abrogativo condiviso e organizzando l'impugnativa dei decreti che – mano mano – seguiranno alla riforma.

FGU Catanzaro – Martedì é iniziato l'anno scolastico e i sindacati si stanno preparando ad una resistenza alla legge buona scuola sia nelle scuole – proponendo l'astensione dalle attività aggiuntive non obbligatorie, – sia sul piano legale promuovendo un referendum abrogativo condiviso e organizzando l'impugnativa dei decreti che – mano mano – seguiranno alla riforma.
Come già fatto per il decreto numero 767, dello scorso 17 luglio, perché ha escluso – dal piano assunzioni – le insegnanti della scuola dell'infanzia, gli abilitati con concorsi antecedenti il 2012, e coloro che hanno prestato oltre trentasei mesi di servizio nella scuola pubblica, oltre ai maestri abilitati con diploma magistrale conseguito prima del 2001 e già inseriti dai giudici per sentenza nei giorni scorsi mentre il piano assunzioni procedeva.

Martedì – dicevamo – é iniziato l'anno scolastico e, mercoledì 2, un minuto dopo la mezzanotte, é iniziata la notte bianca dei 71mila precari che hanno fatto domanda di assunzione: una mail ha comunicato loro se, ed in quale provincia, hanno ricevuto la proposta di assunzione.

Con le tragedie dei migranti sotto i nostri occhi, che giustamente Pannella definisce Olocausto in corso, non voglio parlare di "deportazione dei docenti" né di esodo degli insegnanti da Sud al Nord: ma è questo che – in sostanza – fa la buona scuola poiché gran parte delle cattedre sta nelle regioni del Nord mentre la maggioranza dei precari proviene dal Sud.
Questo però lo si sapeva anche prima e si sarebbero potute modulare meglio le assunzioni programmandole su base pluriennale.
E anche se per quest'anno lo stesso ministero si è preoccupato di rimandare la migrazione al Nord dei docenti anticipando – all'8 settembre, quasi fosse un armistizio – gli incarichi per le supplenze e posticipando – al 2016 – l'assunzione in ruolo degli insegnanti che hanno ricevuto entrambe le proposte, c'è da sottolineare non solo che tale rinvio temporaneo sarà consentito solo a pochi docenti "fortunati" nel vedersi assegnare ancora una supplenza nella propria provincia, ma anche il fatto
che sia stato lo stesso ministero ad occuparsi del fenomeno anticipando gli incarichi delle supplenze, evidenzia che il disagio dei docenti esiste. Eccome. Ed è enorme.

D'altronde, con 1.300-1.400 euro al mese, provate a chiedere cosa pensa del piano straordinario a qualche docente sardo, oppure siciliano o calabrese che, in questi giorni o al massimo da settembre 2016 se è fortunato a rimanere ancora supplente per un anno, dovrà fare le valige per trasferirsi. Non è solo una questione di affetti che pure esiste.
A casa sua, al Sud, quell'insegnante arrivava alla fine del mese. Magari aveva anche la casa di proprietà lasciatagli dai genitori. Dovendosi trasferire al Nord, e magari dovendo affittare una casa in una città come Milano, rischia di non aver di che campare e di doversi rivolgere alla Caritas per un piatto caldo. In compenso avrà la carta del prof: 500€ all'anno da spendere in aggiornamento.

Ma se il precariato della scuola – anche quest'anno – resta vivo e se anche molte cattedre – come ormai ammette pure il ministero – son destinate ad essere affidate a supplenti, c'è da notare che anche per i dirigenti scolastici la riforma approvata non risolve gli atavici problemi. Anche quest'anno, infatti, alla faccia dei "super
poteri" attribuiti dalla legge 107 ai dirigenti scolastici, molte scuole della Repubblica non avranno un preside titolare, ma supplente. A scavalco.
Circa 1.700 scuole pubbliche statali. Una su cinque, stimano i sindacati dei dirigenti. Circa 400 sono piccole scuole, sotto dimensionate, con un numero insufficiente di alunni, e saranno quindi affidate in reggenza ad altrettanti presidi che dovranno occuparsi di due scuole contemporaneamente, magari ricadenti nello stesso ambito territoriale, e quindi potenzialmente in concorrenza tra loro (almeno per ciò che riguarda la ricerca di fondi e sovvenzioni).

Altri 1.200-1.300 istituti non avranno invece un preside titolare poiché – negli ultimi anni – i pensionamenti non sono stati tutti rimpiazzati e
serve fare un altro concorso per dirigenti. Nonostante in alcune regioni i concorsi per dirigente scolastico siano ancora bloccati da numerosi ricorsi, e le relative graduatorie – ancora valide – sono state in parte sanate dai commi 88 e 89 della stessa legge buona scuola – e quindi non sono esaurite.
E se ciò non bastasse, a complicare l'avvio dell'anno scolastico c'aveva pensato la legge di stabilità con la quale il governo aveva abolito l'esonero dall'insegnamento dei vicari dei dirigenti scolastici mentre, contemporaneamente, – con la legge 107 – disponeva il divieto di conferire supplenze per i primi dieci giorni di assenza dei docenti.

Il problema dell'esonero vicari è stato risolto all'ultimo minuto.
Ad anno iniziato, il ministro Giannini ha annunciato di aver trovato i fondi – fuori finanziaria – per garantire l'esonero dei vicari per tutte quelle scuole che già lo avevano almeno per quest'anno. Nulla di più – quindi – rispetto all'anno passato. Chissà come andrà a finire invece col divieto di conferire le supplenze per i primi dieci giorni?

Una buona giornata e – ai colleghi insegnanti, agli studenti e ai genitori tutti – un augurio di buon anno scolastico. Perché con i tempi che corrono mi sa che c'è bisogno!

Alcune considerazioni – infine – sui numeri dati dalla Giannini oggi in conferenza stampa e sulle modalità delle assunzioni.
Per Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda, << Per la prima volta nella storia del pubblico impiego ci troviamo di fronte a una selezione al buio in cui non vengono resi noti elenchi e punteggi degli assunti. Si tratta di una grave mancanza di trasparenza da parte del Miur che nega così ai precari il diritto di verificare la procedura di assegnazione dei posti. Sorprende poi – aggiunge Di Meglio commentando i dati illustrati dal ministro Giannini in conferenza stampa – che, rispetto ai 16mila posti vacanti, siano state effettuate soltanto 9mila nomine. Del resto, da mesi abbiamo rilevato che una parte dei posti sarebbe rimasta vacante perché già a livello nazionale scarseggiavano i docenti di alcune classi di concorso, per esempio matematica e laboratori. Non è vero, quindi, che la differenza tra i posti disponibili e le assunzioni sia da attribuire alla mancanza di domande>>.

Aggiungo che i dati del ministro sono con il trucco e nascondono la verità! Facciamo due conti: 29+16mila dovevano essere almeno 45-46mila assunti.
Invece 29mila in fasi 0 ed A, oltre alle 9mila nomine in ruolo in fase B, sono in totale 38mila i docenti assunti nelle fasi 0, A e B.
Dei 9mila assunti con procedura nazionale (fase B) ben 7mila, come afferma lo stesso ministro, sono stati mandati dal Sud al Centro-Nord! Esodo?
Deportazione? Chiamatela come vi pare: sta di fatto che il 77% delle domande evase con la procedura nazionale ha proposto incarichi fuori dalla regione dove uno ha fatto il concorso o é inserito nelle GaE. Tirando le somme: se anche tutti i 55.258 posti del potenziamento fossero davvero conferiti nella fase C, il piano straordinario si fermerà comunque a poco più di 93mila assunzioni, contro le 102mila e dispari previste dalla legge 107, e assai lontane dalle 148.101 assunzioni propagandate col documento la buona scuola!

Giuseppe Candido
Gilda insegnanti-FGU Catanzaro

Ps:
Ho appena ricevuto la telefonata di un collega di matematica che ha ricevuto la proposta di assunzione a Novara!
Dopo aver fatto un concorso in Calabria ed aver ivi insegnato come supplente per moltissimi anni, dovrà trasferirsi in Piemonte, in provincia di Novara.
<<Ho sessant'anni. Ma ti rendi conto che significa?>>, mi ha detto.
Sessant'anni. Poi la domanda vera: <<secondo te, >> mi ha chiesto, <<mi chiameranno per qualche supplenza prima dell'8 settembre?>>
Ed io che ho visto le cattedre calabresi di matematica riempite -finalmente – con altri docenti di ruolo ho dovuto rispondere: non lo so, ma la vedo difficile!
Non è deportazione questa? A sessant'anni ti danno l'agonia del posto fisso a Novara. E forse rimpiangi quando eri supplente.

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