Nel Decreto scuola: docenti superiori dovranno dedicare all’orientamento parte delle 80 ore funzionali. Forse per lezioni pomeridiane

red – Tra le righe del Decreto scuola, giorno 9 al CdM, c’è anche una novità che tocca l’orario lavorativo dei docenti, senza però aumentarne il numero.

La novità consisterebbe nell’utilizzo di parte delle 80 ore che annualmente un docente dedica alle attività funzionali all’insegnamento per potenziare l’orientamento per la scelta universitaria o lavorativa.

Ricordiamo che le ore funzionali all’insegnamento, in un anno conteggiate per contratto ad 80, sono dedicate ai collegi, consigli di classe, attività di programmazione, progettazione, ricerca etc.

Secondo quanto starebbe per essere inserito nel Decreto sulla scuola che giorno 9 approderà al Consiglio dei Ministri, parte di queste ore dovrà essere dedicato all’orientamento degli studenti.

In che modalità?

Non si tratta di una doccia fredda o fulmine a ciel sereno, per usare frasi fatte, ma di un punto molto chiaro degli obiettivi del Ministro che ha già affrontato la questione in più occasioni.

La Carrozza ha, innanzitutto, puntato il dito sulle criticità, che vanno dalla mancanza di porte comunicanti tra scuola superiore, università e imprese, e dall’assenza di un orientamento adeguato.

Quindi, necessario un ripensamento dell’orientamento, attraverso corsi pomeridiani ed esperienze residenziali estive.

Chi dovrà fare ciò? E qui entra in scena il Dl sulla scuola che, utilizzando le ore funzionali, vuole puntare ad un potenziamento dell’orientamento usando ore già pagate agli insegnanti, ma dei quali cambia la "destinazione d’uso".

Per un’idea sulle ore funzionali vi consigliamo la guida gratuita di Paolo Pizzo: 40 + 40 ore per la partecipazione a collegi docenti, consigli di classe e scrutini

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