Mobilità. UIL: di fronte a errori palesi solo “strette di spalle e nessuna soluzione”

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Alle obiezioni sindacali e alle proteste portate ancora una volta ai tavoli del Miur, l'Amministrazione risponde – ci riferisce la UIL "con strette di spalle e nessuna soluzione".

Alle obiezioni sindacali e alle proteste portate ancora una volta ai tavoli del Miur, l'Amministrazione risponde – ci riferisce la UIL "con strette di spalle e nessuna soluzione".

Ciò che è emerso – denuncia la Uil – è una burocrazia ministeriale incapace di gestire una situazione oggettivamente difficile e complessa.

L'unica possibilità per le persone danneggiate e sono tante (migliaia) – prosegue il comunicato del sindacato – è affidata ai ricorsi giurisdizionali che oltre che creare effetti perversi in termini di spostamento in corso di anno scolastico con prevedibili ricadute negative sulla continuità didattica, rappresentano un costo individuale ed uno sociale per la gran mole di lavoro che ricadrà sui Tribunali.

Una situazione insostenibile che merita un intervento deciso e rapido che ridia credibilità all'azione amministrativa di un settore strategico per il Paese come l'istruzione.

Durante la riunione – alla quale hanno partecipato per la Uil Scuola Giuseppe D'aprile ed Antonello Lacchei, il Ministero era presente con la Direzione Generale del Personale scolastico – è stato evidente che le procedure di conciliazione non hanno sanato gli errori anzi hanno moltiplicato le ingiustizie e le iniquità.

Solo le istanze di correzione della fase “C” verranno parzialmente sanate, a differenza delle altre fasi totalmente ignorate, così come quelle della scuola secondaria di secondo grado.

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