Mobilità. Giannini: conciliazioni concluse prima di avvio anno scolastico

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Il ministro Giannini, intervistata su Rainews  24, interviene nuovamente sulle procedure di mobilità, rispondendo a delle domande sulle proteste dei docenti che  denunciano gli errori nei movimenti della scuola primaria, soprattutto, ed anche secondaria di primo grado. 

Il ministro Giannini, intervistata su Rainews  24, interviene nuovamente sulle procedure di mobilità, rispondendo a delle domande sulle proteste dei docenti che  denunciano gli errori nei movimenti della scuola primaria, soprattutto, ed anche secondaria di primo grado. 

La Giannini ribadisce la regolarità delle operazioni, sostenendo che le "anomalie o imperfezioni" sono da attribuire ai grandi numeri della mobilità straordinaria, che ha coinvolto 200.000 docenti, e che gli spostamenti dal Sud al Centro-Nord riguardano i neo assunti.

I citati spostamenti, inoltre, riguardano – sempre secondo quanto affermato dal ministro – una percentuale inferiore al 10% del totale dei movimenti e costituiscono un "fatto storico del nostro Paese" .

A sostegno della regolarità delle operazioni il Ministro cita anche il fatto che le cattedre sono concentrate prevalentemente al centro e al nord della Penisola, lasciando intendere quindi che c'è ben poco da lamentarsi: hanno avuto un contratto a tempo determinato, sanno che i posti sono al nord, per cui c'è poco da lamentarsi.

Ritornando a quelli che la Giannini definisce anomalie o imperfezioni (noi li chiamiamo con il loro nome, ossia veri e propri errori), la stessa ha affermato che i docenti possono ricorrere alla conciliazione e che l'amministrazione sta  "esaminando caso per caso" tutte le segnalazioni pervenute, il tutto affinché l'anno scolastico possa avviarsi regolarmente.

Riguardo al  fatto che la conciliazione possa concludersi prima dell'inizio dell'a.s. nutriamo forti dubbi, non solo per i tempi che caratterizzano l'amministrazione scolastica (considerati anche i carichi di lavoro di questo periodo), ma anche la stessa procedura di conciliazione, che sintetizziamo di seguito.

Com'è noto, secondo quanto previsto dal CCNL, il lavoratore può presentare richiesta di conciliazione entro 15 giorni dalla pubblicazione o notifica dell'atto (ricordiamo che siamo quasi a ferragosto e non tutti i docenti interessati potranno avviare la conciliazione immediatamente).

L'amministrazione (ambito territoriale provinciale), ricevuta la richiesta, ha 15 giorni di tempo per esaminarla ed eventualmente accogliere quanto richiesto dal lavoratore. In caso contrario, sempre entro il medesimo termine di 15 giorni, l'amministrazione deposita, presso l'ufficio di segreteria appositamente costituito, le proprie osservazioni e nomina il proprio rappresentante in sede di conciliazione.

L'ufficio di segreteria, poi, fissa la data per la comparizione delle parti, al fine di esperire il tentativo di conciliazione, nei 15 giorni successivi al deposito delle osservazioni da parte dell'amministrazione.

Una volta che l'ufficio di segreteria fissa la convocazione delle parti, la conciliazione deve terminare entro cinque giorni.

Stando ai tempi sopra riportati, considerate anche le numerose istanze che saranno presentate, sembra improbabile che il prossimo 15 settembre (ricordiamo che l'inizio dell'anno scolastico è stato spostato a tale data) tutti gli ambiti territoriali provinciali possano già aver chiuso tutte le pratiche, anche perché dagli uffici provinciali le segnalazioni dovranno essere inviate al Miur, dove sono state effettuate le operazioni.

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