Mobilità, ad Agrigento non sembra arrestarsi il fenomeno “104”. Scuola primaria: 52 trasferimenti interprovinciali su 52 con precedenza

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La provincia di Agrigento, al termine della seconda fase dei trasferimenti, continua ad essere al centro dell'attenzione per il fenomeno "104", ossia per i docenti trasferiti grazie ai benefici previsti dalla legge 104/92, che per la mobilità territoriale consente di usufruire della precedenza nell'assegnazione della sede agli insegnanti disabili (art. 21 ) o che assistono il figlio o coniuge (art. 33 commi 5 e 7). L'assistenza al genitore o a parenti e/o affini vale come precedenza solo nella mobilità annuale. 

La provincia di Agrigento, al termine della seconda fase dei trasferimenti, continua ad essere al centro dell'attenzione per il fenomeno "104", ossia per i docenti trasferiti grazie ai benefici previsti dalla legge 104/92, che per la mobilità territoriale consente di usufruire della precedenza nell'assegnazione della sede agli insegnanti disabili (art. 21 ) o che assistono il figlio o coniuge (art. 33 commi 5 e 7). L'assistenza al genitore o a parenti e/o affini vale come precedenza solo nella mobilità annuale. 

Nonostante l'inchiesta la "Carica delle 104", nonostante le numerose visite di revisione, cui sono stati sottoposti centinaia di docenti, e la revoca di oltre 200 certificazioni, il fenomeno non si arresta, con l'aggravante che coloro i quali, cui è stata revocata la suddetta legge, non hanno subito alcun procedimento amministrativo, nel senso che se, già trasferiti, sono rimasti in provincia.

Il fenomeno sembra rientrare nella normalità per la scuola secondaria, mentre non sembra avere alcun riscontro con la realtà, nel senso che statisticamente i conti non tornano, per la scuola dell'infanzia e primaria.

Per l'anno scolastico 2016/17, i trasferimenti interprovinciali (cioè degli immobilizzati) per la scuola primaria sono stati concessi per il 100% a docenti beneficiari della suddetta precedenza: 52 su 52. Percentuale che scende di poco per la scuola dell'infanzia, relativamente alla quale su 8 trasferimenti interprovinciali 6 sono stati concessi a docenti beneficiari della precedenza prevista dalla suddetta legge.

Alla luce dei numeri appena riportati,  non si deve essere malpensanti per ritenere che qualcosa non quadra. Il sottosegretario Faraone, poche settimana fa, affermava che non si sarebbe abbassata la guardia sui "furbetti della 104", tuttavia la guardia sembra essersi abbassata. Qualcuno potrebbe obiettare che i docenti trasferiti saranno sottoposti a visita da parte dell'Inps; vero, però, qualora venisse loro revocata la 104, quale sarebbe la conseguenza? Nessuna, in quanto sino ad ora, nessuno degli insegnanti, cui è stata revocata la 104, è stato rispedito nella regione di provenienza.

Al riguardo, è intervenuto sulle pagine de "La Sicilia" il provveditore di Agrigento, Raffaele Zarbo, il quale conferma che il problema è normativo: non c'è alcuna norma che costringe a revocare il trasferimento ottenuto grazie alla precedenza suddetta, nel caso in cui la stessa viene revocata dopo il medesimo trasferimento.

Adesso si è in attesa delle assegnazioni provvisorie, per la quali si avrà la precedenza non solo per la disabilità personale e per l'assistenza al figlio o coniuge disabile, ma anche per i genitori o parenti e/o affini, per cui i numeri potrebbero salire, a tutto svantaggio di chi ha realmente il diritto ad usufruire della precedenza e di chi si vede scavalcato da colleghi, che abusano di un diritto che non dovrebbero avere.

Auspichiamo che si intervenga dal punto di vista normativo per rimandare nella regione di provenienza chi è stato trasferito pur non avendone i requisiti.

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