Malpezzi. Il MIUR al lavoro per risolvere la questione del nuovo annullamento del concorso a presidi lombardo

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 Il TAR ha nuovamente annullato nuovamente il concorso a presidi della Lombardia, indetto nel 2011 per  355 dirigenti scolastici lombardi assunti a marzo 2014.

 Il TAR ha nuovamente annullato nuovamente il concorso a presidi della Lombardia, indetto nel 2011 per  355 dirigenti scolastici lombardi assunti a marzo 2014.

Il concorso era stato annullato precedentemente perché, secondo i ricorrenti, le buste contenenti le prove erano trasparenti a tal punto che era possibile vedere il nome del candidato abbinato alla sua prova.

 Le prove erano state ricorrette e molti candidati che avevano superato la prima correzione si sono visti respinti nella seconda e viceversa.

Alla fine del concorso sono stati circa  500 i presidi in quasi metà delle scuole lombarde  che hanno preso servizio ed hanno svolto il loro anno di prova. Le cattedre lasciate libere dai neo presidi sono già state occupate nei trasferimenti.

Ora la sentenza del TAR della Lombardia del 29 giugno scorso ha di nuovo annullato il concorso, in quanto si sono riscontrati dei vizi nella procedura di composizione delle commissioni.

I ricorrenti ora chiedono l'annullamento dell'intero segmento procedimentale “rinnovato” dall'Amministrazione a seguito del precedente annullamento in sede giurisdizionale.

A commentare la vicenda è intervenuta l'on. Malpezzi: "A chi in queste ore sta cercando di speculare politicamente sulla sentenza del Tar che ha annullato per la seconda volta il concorso dei dirigenti scolastici in Lombardia, noi rispondiamo con i fatti. L’amministrazione, infatti, sta predisponendo tutti gli strumenti normativi necessari per tutelare atti e professionalità e per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico.

Non lasciamo da sole le scuole: stiamo lavorando per consentire un sereno avvio del nuovo anno scolastico a studenti, insegnanti e dirigenti. Nel ddl la buona scuola sono contenute in tal senso norme che permetteranno di fare ordine e gestire nel miglior modo possibile le nostre scuole per impedire che episodi come questo possano ripetersi. A differenza di chi sta cercando di diffondere il panico io desidero rassicurare chi sta vivendo questa assurda situazione: l’amministrazione, nel rispetto delle sentenze e delle norme, è al lavoro per risolvere in tempi stretti questa vicenda su cui mettere definitivamente la parola fine."

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