Lavorare il doppio e guadagnare un terzo di stipendio in più. Docenti saranno valutati
red – 36 ore a settimana, Reggi torna sull’argomento sull’Hiffington Post al quale rilascia una intervista che nella sostanza lascia immutate le incertezze del "Patto della scuola" che nei prossimi giorni sarà divulgato Urbi et Orbi.
red – 36 ore a settimana, Reggi torna sull’argomento sull’Hiffington Post al quale rilascia una intervista che nella sostanza lascia immutate le incertezze del "Patto della scuola" che nei prossimi giorni sarà divulgato Urbi et Orbi.
Due passaggi ci interessava evidenziare nell’intervista, che lasciano presagire che l’aumento delle ore lavorative potrebbe essere volontario, infatti Reggi afferma "Se qualcuno non potrà lavorare 36 ore allora potrà rinunciare a una parte degli incentivi".
E dall’altro che l’aumento del doppio del lavoro non corrisponderà al doppio dello stipendio, ma ad un terzo in più.
Meccanismo ancora nebuloso, che sarà dipanato quando avremo la bozza della proposta del Governo per una legge delega.
Altro aspetto, che non aggiunge molto a quanto da noi già anticipato, riguarda la valutazione. Infatti, entra sarà a regime a partire da Settembre, almeno quella relativa alle istituzioni scolastiche, che, nelle dichiarazioni di Reggi sembra legarsi a quella individuale dei docenti.
Afferma, infatti Reggi: "L’Italia è l’unico Paese europeo dove il lavoro degli insegnanti non viene valutato e questo non è più tollerabile. Sto parlando non solo della valutazione interna fatta dai presidi, ma anche della valutazione esterna che deve tener conto del contesto nel quale l’insegnante opera: un conto è insegnare in aree dove il benessere è tangibile, un altro dove il tasso di abbandono scolastico è altissimo. Questo tipo di misurazione delle competenze sarà operativo a partire da settembre e lentamente entrerà a regime accanto al sistema Invalsi, contribuendo a premiare i docenti davvero meritevoli."
