Idea per le GaE: porre un limite ai nuovi inserimenti per provincia

Di Lalla
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Cristiano Lodi – Sono insegnante di sostegno precario delle scuole medie. Leggo, in concomitanza con le pubblicazioni delle nuove GaE aggiornate, da alcuni comunicati pubblicati dalla vostra redazione, che si sta prospettando quello che si era temuto da sempre – da quando cioè è stato stabilito che si poteva scegliere una sola provincia di inserimento.

Cristiano Lodi – Sono insegnante di sostegno precario delle scuole medie. Leggo, in concomitanza con le pubblicazioni delle nuove GaE aggiornate, da alcuni comunicati pubblicati dalla vostra redazione, che si sta prospettando quello che si era temuto da sempre – da quando cioè è stato stabilito che si poteva scegliere una sola provincia di inserimento.

Leggo che una docente di Ravenna, in pole position fino a qualche tempo fa, è stata scavalcata da venticinque colleghi provenienti dal sud d’Italia. Leggo ancora che la graduatoria di sostegno di Messina si è svuotata. Leggo ancora che probabilmente Roma verrà invasa (non è un termine che amo ma non saprei quale altro usare) da migliaia di colleghi provenienti dal resto del paese, in maggior parte dal sud.

Detto questo, avrei una semplice proposta per evitare l’intasamento di alcune provincie e lo svuotamento di altre: non si potrebbe stabilire un tetto massimo di inserimenti per provinica?

Ad esempio 2500, dando ovviamente la precedenza a quelli residenti, ma non a quelli che prendono la residenza all’ultimo momento, bensì a quelli che sono nati, vissuti e che pagano le tasse in quella provincia da  almeno cinque anni. E’ un’ idea piccola piccola, mi rendo conto, ma non potrebbe rappresentare una soluzione almeno parziale ai tanti problemi che affliggono gli insegnanti e quindi la scuola? Grazie.

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