Concorso a cattedra. I ricorrenti sono avvantaggiati rispetto agli abilitati TFA. Lettera

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"Gli abilitati TFA stanno sostenendo in questi giorni le prove scritte del concorso a cattedra docenti. In questi stessi giorni anche ai non abilitati è stata concessa la cautelare per partecipare al concorso, senza ancora però sapere come, dove e quando svolgeranno la prova scritta.

"Gli abilitati TFA stanno sostenendo in questi giorni le prove scritte del concorso a cattedra docenti. In questi stessi giorni anche ai non abilitati è stata concessa la cautelare per partecipare al concorso, senza ancora però sapere come, dove e quando svolgeranno la prova scritta.

Come si può leggere in una nota ANSA riportata dal sito Orizzonte Scuola (http://www.orizzontescuola.it/news/concorso-scuola-docenti-cds-ammette-ricorrenti-non-abilitati-cosa-accadr-forse-prove-suppletive): "Non è da escludere (…) l'ipotesi di prove suppletive per i ricorrenti in modo da consentire ai ricorrenti beneficiari di provvedimenti cautelari favorevoli di svolgere le prove, qualora i provvedimenti di ammissione con riserva dovessero intervenire in ritardo rispetto alle date già fissate dal calendario pubblicato lo scorso 12 aprile".

A questo punto i docenti abilitati si pongono diversi ordini di domande: 1) non è quantomeno iniquo dare la possibilità a un'intera categoria di partecipanti al concorso di svolgere la prova scritta successivamente a quelle degli abilitati, di modo da consentirgli di prendere visione della tipologia e del taglio delle domande relative a ciascuna classe di concorso e, di fatto, dotarli in tal senso di una marcia in più?; 2) ricordando che la prova preselettiva era stata annullata da parte del MIUR perché già svolta da una sola categoria di abilitati, i TFA, in luogo del concorso già effettuato per accedere al percorso abilitativo, ci si chiede quale sia il principio secondo il quale i non abilitati debbano anch'essi beneficiare di tale bonus da parte del ministero dell'istruzione, considerato il fatto che non hanno precedentemente mai sostenuto alcun concorso e non abbiano conseguito alcun genere di abilitazione all'insegnamento.

Le ingiustizie, le iniquità ai danni dei docenti abilitati, e in special modo nei confronti degli abilitati TFA che, non ci stancheremo mai di ricordare, sono già vincitori di un concorso strutturato su tre prove, si stanno progressivamente sommando, al punto da rendere oramai dovuta da parte del MIUR la loro immissione nelle graduatorie ad esaurimento (GAE). A beneficiare dell'eliminazione della prova preselettiva sono state infatti tutte le categorie di abilitati grazie e solo grazie al concorso già sostenuto da una sola di queste categorie, gli abilitati TFA.

Ora che anche i docenti non abilitati andranno a beneficiare, senza colpo ferire, di questo bonus, sembra quantomeno necessario portare l'indignazione degli abilitati TFA all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni. Che il MIUR si convinca una volta per tutte a prendere seri provvedimenti per ristabilire l'equità dinanzi a una totale disparità di trattamento, tragica quanto surreale, tra le varie parti coinvolte in un concorso che miete ingiustificatamente vittime innocenti".

Coordinamento TFA II ciclo

 

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