Aumenti di stipendio in base al merito, se ne parla nel DEF, ma a costo zero

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red – Nel "Documento di economia e finanza" 2014 il Governo Letta inserisce una nota che affronta la valutazione delle prestazioni dei docenti e il legame con la progressione di carriera. Verso la cancellazione del fondo d’istituto?

red – Nel "Documento di economia e finanza" 2014 il Governo Letta inserisce una nota che affronta la valutazione delle prestazioni dei docenti e il legame con la progressione di carriera. Verso la cancellazione del fondo d’istituto?

Sarà, ovviamente, materia contrattuale, ma se ne fa già cenno nel DEF, ciò che un tempo veniva chiamata "finanziaria". Il Governo affronta le questioni irrisolte del personale docente, tra le quali quella della carriera e del merito: un "sistema di valutazione delle prestazioni professionali collegato a una progressione di carriera svincolata dalla mera anzianità di servizio".

Argomento che sarà delegato all’apertura del tavolo di contrattazione con i sindacati, ma attenzione, il Ministero non metterà sul piatto neppure un euro, se non i risparmi derivanti dai tagli. Quindi, se la scuola vorrà pagarsi un sistema meritocratico, dovrà farlo ricavando le risorse al suo interno.

Il pensiero corre veloce verso quel MOF che in questi anni è oggetto di ritagli per finanziare il blocco degli scatti di anzianità o a quei fondi derivanti dai tagli Gelmini-Tremonti che dovevano rappresentare la base di un sistema di valorizzazione del personale della scuola, ma che hanno finanziato gli scatti di anziantià 2011 e che finanzieranno quelli 2012.

Molta della partita, oltre alla questione finanziaria, si giocherà sul modello di sistema premiale. Due le correnti:

  • sistema puro, quindi con la progressione stipendiale interamente legata al livello prestazionale dei docenti;
  • o sistema misto, che vedrà una base stipendiale che progredisce in base agli anni di servizio, cui verrà innestata una incentivazione legata al merito.

Vedremo cosa accadrà, quale posizione assumeranno i sindacati che hanno già promesso di non arretrare davanti ad una offerta ministeriale priva di incentivi economici e se saranno accondiscendenti nell’accettare una nuova sforbiciata alle risorse per finanziare un sistema meritocratico.

Stipendio legato al merito. FLCGIL: ci vogliono risorse aggiuntive. ANIEF: scuola come azienda

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