Docenti GaE infanzia e primaria ai sindacati: non ci avete fornito informazioni corrette. Lettera

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Alla C.A. di ogni Sigla Sindacale

I docenti infanzia e primaria inseriti in GaE a pieno titolo vorrebbero porre alcune domande a Voi Sindacati, siccome dovreste essere presenti per la tutela dei diritti di ogni lavoratore.

Per entrare in GaE a pieno titolo dopo il diploma magistrale, alcuni di noi hanno superato dei concorsi, altri si sono iscritti a corsi abilitanti e altri ancora all’Università: Sfp l’unico corso di laurea che consentiva l’accesso in GaE. Non l’abbiamo fatto per puro diletto, ma semplicemente perché era ciò che veniva richiesto dalla normativa, secondo la quale quelli erano gli unici percorsi possibili per accedervi.

Solo alcuni di noi, ora in ruolo, hanno potuto cogliere l’opportunità offerta dalla 107 (ricordiamo infatti che i colleghi della scuola dell’infanzia sono stati esclusi), mentre altri, per scelte personali non sindacabili, hanno deciso di non aderire, rimanendo in GaE, dove il ruolo sarebbe dovuto arrivare, secondo le promesse, negli anni successivi.

Sapevamo perfettamente che avremmo dovuto attendere, ma un conto è aspettare pazientemente lo scorrimento delle GaE, come è sempre stato, un altro scivolare di anno in anno dalla posizione 10, alla 100, alla 200.

Una Vostra grave scorrettezza è stata quella di non informare noi iscritti del fatto che le GaE non erano effettivamente chiuse, ma si sarebbero magicamente riaperte, dando la possibilità di inserire a pettine migliaia di diplomati che, seppur con ricorso ancora pendente, avrebbero ottenuto ruoli e supplenze al posto nostro. Se queste persone hanno visto i loro diritti calpestati, non è possibile non accorgersi che, con il loro inserimento, anche i nostri sono stati lesi.

Tutti i vari percorsi che abbiamo compiuto sono diventati improvvisamente superflui: ciò che prima era indispensabile, ad un tratto è divenuto non necessario, mentre ciò che prima era insufficiente, improvvisamente è diventato sufficiente. Le carte in tavola sono state mischiate sapientemente in corso d’opera.

A questo punto la situazione che si è creata ha generato delle conseguenze che coinvolgono anche noi, docenti che hanno commesso l’unico errore di compiere una scelta in base alle condizioni che al tempo sussistevano dettate dalla legge. È ovvio che se avessimo saputo che il nostro diploma sarebbe stato sufficiente per l’accesso in GaE, avremmo fatto delle scelte diverse, evitando di pagare migliaia di euro in tasse e spese universitarie per esempio. Se avessimo immaginato che le graduatorie ad esaurimento, chiuse dal 2007, non erano affatto né chiuse, né ad esaurimento, avremmo sicuramente aderito al piano assunzionale.

Stiamo dubitando del fatto che Voi Sindacati difendiate realmente i diritti di tutti i lavoratori: gli ultimi avvenimenti infatti dimostrano che non è così.

Noi ci siamo affidati a Voi per tanti anni, mentre ora ci sentiamo traditi.

Siete stati proprio Voi suggerirci di fare concorsi, corsi o iscriverci all’Università. Ci avete mentito?

Perché non intervenite per sostenere i nostri di diritti calpestati con un comunicato ufficiale? Perché intervenite solo per sostenere i diritti di altri?

Purtroppo il pensiero che inevitabilmente prende piede è che, essendo in minoranza, non veniamo ritenuti appetibili a livello economico e che, rappresentando “un’opposizione” potremmo addirittura risultare “scomodi”. Speriamo di sbagliarci, ma lo stato dei fatti purtroppo, tende a darci ragione.

Quel che è certo che non abbiamo più intenzione di stare a guardare in silenzio solo perché, mentre noi ci atteniamo alle regole, tutti intorno non fanno altro che aggirarle con qualche escamotage.

Attendiamo le Vostre risposte.

Docenti infanzia e primaria a pieno titolo in Gae

Maria Luppi

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