Dirigenti scolastici, UDIR: il Miur conferma il taglio degli stipendi nonostante proteste

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Udir – Altro che aumenti in busta paga e valorizzazione del merito professionale: i circa 7mila dirigenti scolastici italiani devono ora addirittura fare i conti con lo spettro delle decurtazioni stipendiali.

Per il 2017 è prevista una sottrazione di ulteriori 1.773 euro a capo d’istituto, per via della riduzione di altri 13 milioni di euro al Fondo Unico Nazionale. E il futuro non promette nulla di buono: per il 2018 si prevede infatti l’esaurimento dei fondi straordinari fissati dalla Legge di riforma, la n. 107/2015.

 

La conferma di quanto si temeva, già illustrata a fine aprile alla Ministra dell’Istruzione attraverso una lettera aperta dell’Udir, è arrivata in queste ore, con la Nota 9936 del 10 maggio 2017, di trasmissione del DDG 106 del 31 gennaio 2017. E c’è veramente poco da sorridere: un terzo dello stipendio dei DS italiani, infatti, deriva dalla distribuzione delle risorse previste nel FUN (in media + 1.122 al mese che si sommano alle 2.307 nette nel tabellare) e assegnate attraverso i successivi CIR (i Contratti integrativi regionali), a cui aggiungere ancora 210 nette per ogni nuova reggenza (sono 1.400 su 8.500 le reggenze assegnate). Il FUN dell’anno scorso ammontava a 163.573.776,65 nette, rispetto a quello di quest’anno pari a 150.749.560,10 con un taglio di 12.884.216,55 per i più di 7.231 dirigenti scolastici in servizio. Ecco perché si prevede un taglio di 1.773,50 a testa, ovvero di 136,42 nette al mese in media nella busta paga di ogni preside.

 

“La situazione diventa addirittura paradossale – commenta Marcello Pacifico, segretario organizzativo della Confedir, cui aderisce Udir – se si guarda all’intera area della dirigenza pubblica che raccoglie 100mila dirigenti a cui è assegnato un Fondo Unico Nazionale complessivo di 2,5 miliardi annui. A parità di tabellare tra dirigenza delle funzioni centrali e locali con la dirigenza scolastica, i primi percepiscono il doppio del FUN che dovrebbe loro spettare in base ai numeri, a discapito dell’area medica e scolastica. In pratica, 11mila dirigenti delle prime due aree prendono 517 milioni di FUN a discapito di 8 mila dirigenti scolastici che hanno avuto 150 milioni di FUN. Anche per questa ragione, sale la protesta dei presidi che sfocerà nello sciopero generale di fine mese”.

 

A fronte di queste ulteriori penalizzazioni della categoria, Udir è pronto a impugnare al Tar del Lazio tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti. Alla mobilitazione sindacale, pertanto, seguirà la tutela giudiziaria con dei ricorsi specifici che contesteranno gli atti ministeriali illegittimi al Tribunale Regionale. Per aderire ai ricorsi gratuiti patrocinati da Udir, vai al seguente link.

 

Anche di questi temi si parlerà nel prossimo incontro formativo “Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni” che si terrà a Milano, lunedì 15 maggio. La partecipazione agli incontri è gratuita e riconosciuta dal Miur.

 

Per informazioni, si può contattare il 331.7713481. Per una consulenza gratuita, scrivere a [email protected].

 

Per aderire ai ricorsi su RIA, FUN, CIR consultare il sito internet www.udir.it. Per maggiori informazioni, vai al link.

 

‘Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni’, in programma a Milano lunedì 15 maggio, dalle ore 8.30 alle 18.00, presso Novotel Milano Linate – via Mecenate, 121Scarica  il modulo per l’adesione e il  rimborso per il viaggio.
Scarica la locandina del convegno di Milano

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