Concorso a cattedra, molti docenti bocciati perché non sanno usare computer

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Il concorso a cattedra 2016 continua a far discutere per le numerose bocciature che lo hanno caratterizzato e che hanno riguardato, senza distinzione alcuna, tutti gli ordini e gradi di istruzione e tutte le regioni.

Abbiamo dedicato diversi nostri articoli al suddetto tema chiedendoci se le bocciature fossero da attribuire all’impreparazione dei candidati, come sostenuto anche da fonti istituzionali, o alle difficoltà insite nelle prove.

Alle possibili motivazioni suddette ne aggiungiamo un’altra, avanzata dai componenti le commissioni del concorso svoltosi in Puglia, secondo i quali molti candidati di scuola dell’infanzia e primaria hanno avuto difficoltà ad usare il PC, come apprendiamo da repubblica.it, per cui sarebbe questa una delle cause delle numerose bocciature.

Anche in Puglia, dunque, si registra un elevato numero di bocciature tali da non coprire, in alcuni casi, i posti banditi.  Ad esempio, per  le cattedre di lettere alla  scuola secondaria di I e II i posti banditi sono 487, mentre i candidati ammessi all’orale soltanto 229.

Il bilancio non cambia, se si analizza la situazione degli aspiranti docenti dell’infanzia e della primaria. Per l’infanzia, i posti banditi sono 638, i partecipanti al concorso 3443, ammessi agli orali 1077 candidati. Per la scuola primaria, i vincitori sono inferiori al numero di cattedre bandite: 870 vincitori per 979 posti disponibili.

La situazione suddetta, relativa alla regione Puglia, è simile a quella delle altre regioni della Penisola, per cui ci chiediamo ancora il perché. Chi insegna sa bene che, qualora in una classe la maggior parte degli alunni vada male, il problema potrebbe essere l’insegnante. Nel caso del concorso, può darsi che non abbia funzionato tutta l’organizzazione?

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