Concorso 2018 una tantum per docenti abilitati secondaria, ma assunzioni solo quando ci saranno i posti. Graduatorie vuote, forse, in dieci anni

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La fase transitoria prima del nuovo sistema di reclutamento e formazione iniziale prevede la creazione di una graduatoria regionale di merito, riservati ai docenti già in possesso di abilitazione (GaE e II fascia delle graduatorie di istituto).

L’iscrizione in questa graduatoria avverrà tramite un concorso, che si svolgerà una tantum nel 2018 (dovrà essere bandito entro febbraio 2018). Il concorso prevede una prova orale seguita, quando si verificherà la disponibilità dei posti, da un anno di servizio (terzo anno FIT) con valutazione finale.

Il colloquio, ha chiarito il Miur, non ha carattere selettivo e ad esso è attribuito, nell’ambito della valutazione, un valore pari al 40% rispetto ai titoli.

Nel decreto è contenuta un’importante novità che salvaguarda i docenti di sostegno che si specializzeranno entro giugno 2018 (quindi chi frequenterà il TFA sostegno III ciclo), i quali potranno partecipare al concorso con riserva.

I partecipanti diverranno insegnanti di ruolo, dopo una verifica “in classe”, per un anno scolastico, della loro capacità di insegnare.

Il percorso delineato per l’assunzione in ruolo dei docenti abilitati è dunque il seguente:

1) possesso abilitazione o specializzazione sul sostegno alla data di entrata in vigore del decreto;

2) inserimento in una graduatoria regionale di merito ad esaurimento in base ai titoli (di servizio e culturali) posseduti e alla valutazione ottenuta in una prova orale di natura didattico-metodologica, alla quale sarà attribuito un valore pari al 40% rispetto ai titoli;

3) ammissione annuale, secondo l’ordine di graduatoria, direttamente al terzo anno del percorso FIT con esonero dall’acquisizione dei crediti previsti per il secondo e terzo anno;

4) svolgimento, nel corso del terzo anno, di supplenze nell’ambito di appartenenza su posti vacanti e disponibili;

5) accesso al ruolo e scelta dell’ambito, secondo l’ordine di graduatoria stilata sulla base della valutazione ottenuta nella prova finale conclusiva del terzo anno del percorso FIT.

Come avverranno le immissioni in ruolo. Il 50% dei posti è garantito ai ruoli dalle Graduatorie ad esaurimento. Il rimanente 50% è destinato alle graduatorie di merito del concorso a cattedra 2016 (sino a validità delle graduatorie). Al netto dei posti così assicurati, entrano in gioco le graduatorie regionali ad esaurimento, con il 100% dei posti per gli anni scolastici 2018/19 e 2019/20, l’80% negli anni 2020/21 e 2021/22, il 60% negli anni 2022/23 e 2023/24 , il 40% negli anni 2024/25 e 2025/26, il 30% per gli anni 2026/27 e 2027/28 e il 20% per i bienni successivi.

Questo perchè nel frattempo si inseriscono anche i docenti delle nuove procedure, quella riservata ai docenti di III fascia di istituto con 3 anni di servizio e quella per i docenti che svolgono per intero concorso e FIT.

In realtà per lo svuotamento delle graduatorie di merito regionali in cui si inseriscono i docenti attualmente in possesso di abilitazione è previsto un percorso che potrà durare dieci anni, o anche più.

Il testo del decreto

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