Assegnazioni provvisorie sostegno Puglia: soddisfatti 3.000 docenti, 1100 ancora fuori. 1260 supplenze da GaE, ma zero per posto comune
Ecco l’esito di una delle vicende più seguite sulla mobilità docenti per l’a.s. 2016/17: le assegnazioni provvisorie interprovinciali per i docenti della Puglia.
Le richieste inoltrate era più di 4.000: alla fine in 3.000 sono stati soddisfatti, ma 1.100 rimarranno invece nella sede destinata dal famoso algoritmo o ancora immobilizzati in province fuori regione.
Il commento della Dirigente dell’USR Anna Cammalleri “Non rende felice tutti, ma non infelice una categoria”.
A rendere possibile questo risultato l’utilizzo degli spezzoni pari o inferiori a 6 ore, nonchè l’aumento del numero di alunni con disabilità, che ha fatto aumentare le richieste.
E le buone notizie per il sostegno proseguono con i posti da assegnare per le supplenze, sempre su sostegno: 500 per l’infanzia, 300 per la primaria, 230 nella secondaria di primo grado, 260 in quella di secondo grado.
Ma non ci saranno invece posti a disposizione per le supplenze su posto comune.
Anche tra i docenti di ruolo, sui 2.204 che avevano inoltrato richiesta in estate, solo 1.194 sono stati soddisfatti.
Lo “scontro” tra “nastrini rossi”, cioè i docenti di ruolo a chiedere le assegnazioni provvisorie, e i “nastrini bianchi”, cioè i precari delle GaE, è all’attenzione del Presidente della regione, Emiliano che ha chiesto aiuto ai sindacati per trovare una soluzione.
I nastrini biancihi chiedono l’immissione in ruolo immediata al posto di chi ha avuto l’assegnzione provvisoria: proposta irrealizzabile.
A tendere la mano i nastrini rossi che, attraverso la portavoce Francesca Marsico, chiedono la rimodulazione delle cattedre, ad oggi insufficienti per il regolare svolgimento delle attività didattiche.
Potenziamento degli organici e tempo pieno sono le strade da percorrere per sanare il contrasto tra i docenti.
Una speranza, per i precari, potrà venire dal via al progetto “Diritti a scuola”, se esteso a tutte le classi di concorso e ordini di scuola.
Ma la situazione, se escludiamo il sostegno, rimane ingarbugliata e certo non si potrà trovare una soluzione immediata. Intanto le attività scolastiche proseguono a pieno ritmo, e gli studenti dovranno affrontare un cambio docente o conoscere ancora chi li accompagnerà per il resto dell’anno scolastico.