Ammessi all’esame finale medie anche con giudizio negativo, alle elementari bocciatura in casi eccezionali. Serve ancora bocciare?

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Un dibattito animato sta sviluppandosi attorno alle nuove misura contenute nella riforma della scuola relativamente alla bocciatura e all’ammissione all’esame di Stato alla fine del primo ciclo di istruzione.

Nel testo di riforma delle elementari, il legislatore ribadisce che la bocciatura deve avvenire solo in casi eccezionali “Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”.
Anche se la scuola ha l’obbligo di attivare strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

Per quanto riguarda le medie, invece, elimina la possibilità di non ammissione all’esame di Stato in caso di una o più insufficienze.
La non ammissione dovrà essere ampiamente motivata dal consiglio di classe. Infatti, nel testo leggiamo “Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo”.

Cosa ne pensi? Ha ancora senso bocciare?

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