Adolescenza, Centro Studi Erickson organizza convegno “Supereroifragili” 5-6 maggio

WhatsApp
Telegram
giovani

comunicato  Erickson – Quando si pensa all’adolescente di oggi lo si immagina con un sé smisurato e, proprio per questo, fragile: spesso, infatti, alterna comportamenti grandiosi con atteggiamenti di insicurezza e svalutativi.

E proprio in queste situazioni genitori, insegnanti e, più in generale, tutti gli adulti che si relazionano con gli adolescenti hanno paura del conflitto, e del possibile dolore che può seguire una rottura. Dimenticandosi che il conflitto può essere anche sano e che è possibile affermare i propri valori dando una dimostrazione concreta, dialogando e ascoltando i diversi punti di vista, invece di imporre semplicemente una regola.

Tra l’altro, le più recenti ricerche scientifiche sfatano la teoria secondo cui le caratteristiche fondamentali del cervello si sviluppano principalmente nel grembo materno e nei primi anni di vita, dimostrando come sia invece durante l’adolescenza che avviene una profonda riorganizzazione dell’architettura e del funzionamento dei collegamenti neuronali. Insomma, l’adolescenza è anche una questione biologica.

Ecco 6 (s)punti per raccontare i “Supereroifragili” a 360°, obiettivo del Convegno Erickson del 5 e 6 maggio a Rimini, con oltre 60 relatori e più di 1.000 partecipanti. Un modo per superare gli stereotipi e le false credenze che, a volte, caratterizzano la narrazione di questa importante fase della vita.

#NAVIGATI
Navigano tra rischi e opportunità del web. Vivono immersi nella Rete, il 60% accede ai social network anche a scuola, durante le ore di lezione comunicando fra loro con WhatsApp. Nativi digitali, si rifugiano dietro a un monitor restando perennemente online, evitando il contatto con il mondo esterno o usando il web per far mostra di sé. Anche in positivo! Come dimostra il caso di Bianca Chiabrando, studentessa milanese esempio in positivo del rapporto tra social network e scrittura.

#MIGRANTI
Alla ricerca di compagni di viaggio. Gli adolescenti stranieri si trovano a dover ricominciare da capo – e spesso da soli – nella nuova scuola e con la lingua sconosciuta. E in questo percorso sono d’aiuto i  i tutor (spesso studenti universitari, molti dei quali immigrati loro stessi o di origine straniera) che li seguono e li supportano. Fratelli e sorelle – dove il sangue non è fondamentale – in terra straniera.

#ALLOSPECCHIO
Quanti like ci vogliono per sentirsi – o essere? – come gli altri? Un confronto che oggi non si gioca più nel mondo reale ma che acquisisce sempre più valore nel mondo virtuale dei social network. A colpi di like e followers per definire il proprio successo o insuccesso.

#VULNERABILI
L’età di esordio dei disturbi del comportamento alimentari, negli anni, è diventata sempre più precoce, con manifestazioni evidenti già dall’età di otto anni e di entità talmente grave da richiedere il ricovero ospedaliero. L’esperienza clinica di questi ultimi anni dimostra come una diagnosi e un intervento precoce siano in grado di migliorare decisamente gli esiti, con tassi di risoluzione che, in età evolutiva, possono arrivare fino al 70-90% dei casi. Tra le ragazze, emergono forme di autolesionismo come il cutting, burning, branding, spesso per controllare o interrompere un dolore mentale troppo forte o un’angoscia troppo intensa.

#RITIRATI
Sta diventando sempre più preoccupante il fenomeno del ritiro sociale, per cui ragazzi adolescenti, per lo più maschi tra la terza media e la prima liceo, si ritirano da scuola e da tutti i contesti sociali rifugiandosi in Internet. A seguito di un avvenimento precipitante, non riescono più a frequentare l’ambiente scolastico e si autorecludono volontariamente in casa: stime recenti dicono che riguarda 120.000 adolescenti. Sono la difficoltà ad affrontare i compiti evolutivi tipici di questa età, il crollo degli ideali e le sofferenze psicologiche a spingere questi ragazzi a sentirsi inadeguati, non all’altezza delle aspettative. Non è dunque, Internet, in sé, la causa della situazione.

#INFAMIGLIA
Una famiglia in trasformazione, così tanto cambiata che quasi non si riconosce più. Una famiglia – che Massimo Ammaniti chiama “famiglia adolescente” – in cui le differenze generazionali non esistono più con genitori che faticano a diventare adulti e figli che faticano a crescere.. E poi: genitori e figli condividono molto. Forse troppo?

#LIQUIDI
Beyond he or she, come afferma una recente copertina di Time. Gli adolescenti si trovano a vivere in una fase con repentini cambiamenti che avvengono a livello fisico, cognitivo e relazionale, stimolando la formazione dell’identità personale e sociale. Senza più distinzione di genere.

A questo link è possibile trovare il programma dettagliato e l’elenco completo dei relatori del convegno: http://eventi.erickson.it/supereroi2017/Home

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri