Valutazione dirigenti scolastici, non influirà sulla retribuzione di risultato

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Miur e sindacati si sono oggi incontrati per affrontare le criticità relative alla valutazione dei dirigenti scolastici e le numerose problematiche della dirigenza scolastica.

I sindacati, come apprendiamo dai primi resoconti, hanno chiesto all’amministrazione un confronto politico, affinché venga rispettato l’accordo del 30 novembre che prevede l’impegno delle parti a individuare  nuovi sistemi di valutazione.

La Fedeli, hanno riferito i rappresentanti del Miur, è disponibile ad un confronto sulla valutazione dei DS, tuttavia è da escludere la sottoscrizione di un’apposita intesa.

L’amministrazione, come apprendiamo dalla FLC Cgil, ha ammesso le criticità caratterizzanti il procedimento valutativo:

  • formazione avviata non soddisfacente
  • tempi eccessivamente ristretti che rendono necessario un       alleggerimento delle fasi
  • obiettivi regionali eterogenei, pletorici, spesso consistenti in duplicazioni degli obiettivi nazionali o dei RAV, a volte veri e propri “non obiettivi”
  • sperequazione tra i diversi territori

L’amministrazione ha poi comunicato la volontà della Fedeli, viste le summenzionate criticità, di modificare la Direttiva 36/2016 sulla valutazione, in modo che la  stessa, per il corrente anno scolastico non incida sulla retribuzione di risultato che continuerà ad essere erogata secondo la fascia di appartenenza della scuola di incarico.

Al processo valutativo dovrebbe essere attribuito, per il 2016/17, un carattere di sperimentazione, utile a “mettere a punto” metodi e strumenti della valutazione.

Quanto alle altre problematiche della dirigenza scolastica (eccesso di burocrazia, FUN, concorso DS, rinnovo del contratto), i rappresentanti del Miur hanno manifestato la propria disponibilità ad un tavolo di confronto.

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