Vaccini. Chiesta la fiducia alla Camera sul decreto: 18 anni dopo torna l’obbligo

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Dopo 18 anni, torna l’obbligo di vaccinazione per potersi iscrivere a scuola. Lo prevede il decreto vaccini, sul quale il governo ha chiesto la fiducia alla Camera.

La misura, che avrà il via libera definitivo poche ore dopo il voto di fiducia, è stata decisa per fare fronte all’allarmante calo delle coperture vaccinali in Italia.

Intanto, infuria la polemica politica. Per la Lega, la fiducia è uno “schiaffo del governo alle famiglie”. Parla di “legge
spacca-paese” il M5S, definendo la fiducia “un’ultima forzatura”, mentre il gruppo ‘Democrazia Solidale Centro Democratico’ dice sì alla fiducia ma esprime “riserve” sul metodo. Il senatore di Gal Bartolomeo Pepe annuncia invece l’invio di “una denuncia al procuratore di Manhattan, rispetto ai possibili casi di aggiotaggio in conseguenza della seduta notturna straordinaria della Camera per l’approvazione della legge”.

L’obbligo vaccinale varrà per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni dei ragazzi. Le vaccinazioni obbligatorie sono 10: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b. Queste vaccinazioni diventano obbligatorie “in via permanente”. Altre 4 vaccinazioni sono invece obbligatorie “sino a diversa successiva valutazione” dopo una verifica triennale e sono: antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. Sono poi raccomandate e offerte gratuitamente in base alle indicazioni del Calendario vaccinale, altre 4 vaccinazioni: antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus. Per effettuare i vaccini non sono necessarie 10 diverse punture, ma solo due.

Le famiglie potranno prenotare direttamente in farmacia, gratuitamente, le vaccinazioni previste. Tutte le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite.

Sono esonerati dall’obbligo i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale, per averla già contratta, o quelli che si trovano in specifiche condizioni cliniche. In questo caso, la vaccinazione può essere posticipata. Anche i minori stranieri non accompagnati dovranno essere vaccinati.

Per i soggetti immunizzati che hanno già avuto una delle malattie infettive previste, l’obbligo vaccinale potrà essere assolto con vaccini in formulazione monocomponente, senza l’antigene della malattia già contratta.

Se in genitori non vaccinano i figli, il dirigente scolastico dovrà segnalare la violazione alla asl. L’asl contatta il genitore per un colloquio, indicando modalità e tempi delle vaccinazioni da fare. Se il genitore non provvede, l’asl contesta formalmente l’inadempimento. In questo caso, è prevista per i genitori una sanzione da 100 a 500 euro.

Nasce l’Anagrafe nazionale vaccini, nella quale sono registrati tutti i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, le dosi e
gli eventuali effetti indesiderati. Previsto anche un piano di Vaccinovigilanza e campagne informative.

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