Per essere ammessi all’esame di Stato basterà la media del sei anche con gravi insufficienze: sei d’accordo? Dì la tua

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L’articolo 15 dell’atto n. 384 riguarda l’ammissione agli esami di Stato del II ciclo, una delle novità contenute è la possibilità che gli studenti siano ammessi considerando che la media dei voti di tutte le discipline debba arrivare alla sufficienza e non più considerando la sufficienza in tutte le materie.

Ecco quanto dispone il comma 2 del suddetto articolo sui requisiti di ammissione:

a) frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fermo restando quanto previsto dall’articolo 14 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009 n.122;
b) partecipazione durante l’ultimo anno di corso, alle prove predisposte dall’INVALSI, volte a verificare i livelli di apprendimento conseguiti nelle discipline oggetto di rilevazione, di cui all’articolo 21;

c) svolgimento dell’attività di altemanza scuola-lavoro secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso;
d) votazione media non inferiore ai sei decimi compreso il voto di comportamento. Nella deliberazione, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative, per gli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti, se determinante diviene un
giudizio motivato iscritto a verbale.

L’articolo 17 spiega anche come cambierà l’attribuzione del credito scolastico:
l. In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino ad un massimo di 40 punti, di cui 12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno e 15 per il quinto anno.

Potrebbe diventare più facile per gli studenti essere ammessi agli esami di Stato, anche con più insufficienze e qualche eccellenza magari nel comportamento o nelle materie non di indirizzo, non professionalizzanti.

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