Sentenza risarcisce con 15 mensilità anche i precari di religione cattolica
Il Giudice del lavoro di Roma ha accolto un ricorso presentato da alcuni docenti di religione cattolica a seguito del principio sancito dalla Corte di giustizia europea che ha condannato l'Italia per la reiterazione dei contratti.
Il Giudice del lavoro di Roma ha accolto un ricorso presentato da alcuni docenti di religione cattolica a seguito del principio sancito dalla Corte di giustizia europea che ha condannato l'Italia per la reiterazione dei contratti.
I ricorsi sono stati patrocinati dallo SNADIR che ha ottenuto una dichiarazione di illegittimità "del termine apposto ai singoli contratti" ed ha condannato il Ministero al risarcimento del danno pari a 15 mensilità.
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Gli avvocati avevano chiesto, in realtà, anche la stabilizzazione, che però è stata negata dal giudice sancendo comunque il diritto al risarcimento a seguito dell'abuso del contratto a termine “in ragione della loro successione senza limiti di tempo”.