OCSE chiede di potenziare matematica con insegnanti preparati. In Italia il Governo li tiene precari nonostante i posti liberi

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comunicato Anief – L’Ocse si sofferma l’importanza del corretto studio della matematica sui banchi di scuola:

comunicato Anief – L’Ocse si sofferma l’importanza del corretto studio della matematica sui banchi di scuola:

grazie all’incremento, nel decennio 2003-2012, di una ventina di minuti alla settimana della fondamentale disciplina scientifica, si legge in un Focus Ocse-Pisa che analizza l'impatto delle ore passate in classe sul miglioramento dell'apprendimento, si è potuto registrare un miglioramento delle performance degli studenti italiani 15enni. Ma non basta, perché per aver effetti ancora migliori, servono anche, continua l’Ocse, “insegnanti più preparati e metodi adatti ai ragazzi di oggi”.

Ora, però, anziché potenziare l’insegnamento della matematica, il nostro Governo sta facendo l’esatto contrario: anche se non ci sono più candidati nelle liste di attesa pre-ruolo (in particolare alla secondaria di primo grado, dove la classe di concorso A059 è in tanti casi esaurita), un’assurda impuntatura del nostro Esecutivo e della maggioranza parlamentare, ha illegittimamente escluso dalle immissioni in ruolo della riforma tutti i docenti abilitati con TFA, PAS, in Scienze della formazione primaria o all’estero. In questi giorni della mancata immissione in ruolo proprio di migliaia di docenti di matematica si è anche occupata la stampa nazionale.

È emblematico quanto sta accadendo nella provincia di Milano, dove la graduatoria di matematica alle medie è esaurita da tempo, a fronte di ben 201 posti vacanti. Ma che rimarranno tali, perché dei 400 abilitati con TFA (120 nel primo ciclo e 280 nel secondo ciclo), che si aggiungono agli abilitati per altre vie, ad iniziare dai PAS, non ne verrà stabilizzato nemmeno uno: col risultato che, siccome solo una parte delle cattedre libere saranno coperte con esuberi o docenti di discipline affini, attraverso la fase b) del piano assunzioni, anche quest’anno tantissimi posti di matematica rimarranno privi di docente titolare. Per essere assegnate al supplente di turno.

Quindi, mentre l’Ocse ci dice di potenziare l’insegnamento di questa materia, in Italia i posti rimangono vacanti perché il personale abilitato continua ad operare nelle scuole solo come “tappabuchi”. Quando, invece, e qui sta la contraddizione, i posti liberi e vacanti per assumerlo, garantendo una maggiore qualità della didattica, esistono. E sono pure tanti.

“La realtà – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – è che Governo e maggioranza, che tanto si vantano di aver migliorato il sistema scolastico italiano grazie alla riforma, hanno perso un’occasione d’oro per assegnare una disciplina fondamentale per i nostri studenti, quale è appunto la matematica, a migliaia di giovani laureati, abilitati e selezionati all’uopo delle università. Sarebbe semplice emendamento, suggerito da Anief più volte all’Esecutivo e alle Commissioni parlamenti, per permettere a tutti i docenti precari (senza distinguerli in base alla graduatoria di appartenenza GaE, Gm, Gi) di partecipare al piano straordinario della Legge 107/15 per avere tutti gli insegnanti sui posti messi a disposizione: invece, il Miur prima li ha abilitati a loro caro prezzo, in media 3mila euro a corso, ed ora fa finta che non esistono”.

“È la stessa contraddizione che non permette a 12.840 docenti di sostegno di non poter accedere al ruolo, quando ci sono almeno 30mila cattedre libere – continua il presidente Anief -, producendo in questo caso un danno gratuito anche agli alunni disabili e con problemi certificati di apprendimento. Si tratta di una situazione assurda, che diventa davvero inaccettabile dal momento che, come sottolineato dalla stampa specializzata, tra le 5 e le 10mila mancate assunzioni dell’organico potenziato, proprio per via delle graduatorie esaurite, non potranno essere coperte con supplenza annuale in base al comma 95 della Legge 107/15”.

In 7mila di questi precari ‘invisibili’, molti di matematica, si siano rivolti ad Anief per ricorrere al Tar e chiedere giustizia, dopo aver presentato domanda cartacea per partecipare al piano straordinario di assunzione. Anief, a fronte di diversi migliaia di posti che non andranno assegnati, ha quindi prorogato al 31 agosto 2015 i termini per aderire ai ricorsi per l’ammissione alle fasi nazionali (B e C) del piano straordinario di assunzioni di cui alla Legge 107/2015: si tratta, in particolare, di abilitati con Tfa, Pas, a seguito di un corso di Scienze della formazione primaria oppure con altre abilitazioni.

Per gli interessati – che debbono comunque aver inviato domanda cartacea al Miur, entro lo scorso 14 agosto, la domanda cartacea predisposta dall’ANIEF- è stato realizzato un apposito Form di adesione on line.

Sempre al 31 agosto sono stati prorogati i termini per impugnare la chiamata diretta, sia dal personale già inserito nelle graduatorie, sua da chi è abilitato però fuori dalle stesse GaE e di merito.

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