Finalmente la scuola italiana può iniziare a parlare per la prima volta dell’avvio di un Sistema Nazionale di Valutazione!

Di Lalla
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Ufficio stampa DiSAL – Pur con i limiti che il testo presenta, il nuovo Regolamento oggi approvato resta indispensabile alla ripresa della scuola italiana, che proprio l’altro ieri al Ministero si è sentita descrivere dagli esperti dell’OCSE con tutte le proprie difficoltà e carenze.

Ufficio stampa DiSAL – Pur con i limiti che il testo presenta, il nuovo Regolamento oggi approvato resta indispensabile alla ripresa della scuola italiana, che proprio l’altro ieri al Ministero si è sentita descrivere dagli esperti dell’OCSE con tutte le proprie difficoltà e carenze.

Con questo Regolamento potrà ripartire la prima “gamba” del sistema, in attesa che si rimetta mano alla ripresa dell’autonomia scolastica ed al rinnovamento delle professioni della scuola.

Vanno apprezzate importanti aspetti del nuovo Sistema:

a- l’avvio di un percorso di autovalutazione in tutte le scuole con lo strumento del rapporto annuale e con la possibilità di utilizzare in autonomia le competenze a questo necessarie, senza essere vincolati al rapporto unicamente con l’INDIRE;

b- la conferma, per tutte le scuole, della valutazione esterna degli apprendimenti che non va a creare classifiche, ma che chiama in causa le scuole stesse nella capacità di saper ben utilizzare tutte le informazioni necessarie al proprio miglioramento didattico e funzionale;

c- la decisione di creare finalmente un sistema ispettivo, il cui successo dipenderà dal sapersi mettere a servizio del miglioramento qualitativo delle scuole.

Ci sono tuttavia da registrare alcune carenze del nuovo Sistema di Valutazione, che crediamo imputabili a cause diverse:

a- i docenti (assieme al personale non docente) restano (a causa della legge originaria) gli unici a non essere mai valutati in tutto il sistema scolastico. Si sa che su questo cadde un Ministro dell’Istruzione e che il mondo sindacale ha le proprie responsabilità;

b- l’INVALSI resta un ente dipendente dall’Amministrazione centrale, con una “autonomia vigilata” ed un sistema ispettivo che rimane non indipendente, tutto da costruire nella propria qualità professionale.

Ora – ha dichiarato il presidente di DiSAL Roberto Pellegatta – anche per il tema della valutazione come per tutti gli altri problemi, occorrerà verificare quanto il futuro Governo sarà intenzionato a “investire” sulla scuola, affinché non si rimanga nell’ambito delle buone intenzioni e degli sforzi personali”

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