Docente condannato per aver svolto libera professione senza autorizzazione

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Un docente per anni ha insegnato in classe la mattina e poi, senza permesso,ha fatto l’amministratore condominiale il pomeriggio.

La Guardia di Finanza ha condotto un’ indagine e la Corte dei Conti ha condannato il docente a versare al ministero dell’ Istruzione 249.000 euro, ridotte poi a  59mila euro, come parte dei compensi percepiti da libero professionista.

Un docente per anni ha insegnato in classe la mattina e poi, senza permesso,ha fatto l’amministratore condominiale il pomeriggio.

La Guardia di Finanza ha condotto un’ indagine e la Corte dei Conti ha condannato il docente a versare al ministero dell’ Istruzione 249.000 euro, ridotte poi a  59mila euro, come parte dei compensi percepiti da libero professionista.

L’accusa è di aver svolto attività extra istituzionale retribuita e non autorizzata dal 2001 al 2011 come amministratore di numerosi condomini a livello provinciale, "nonché la libera professione di ingegnere, in assenza della continua e dovuta autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza".

Nella sua nota difensiva, non accolta dai giudici, il docente ha affermato "che la "liberatoria" del dirigente scolastico all’esercizio della professione deve ritenersi stabile, non potendosi immaginare una sua validità "per anno scolastico"; ha sottolineato che l’esercizio dell’attività di amministratore condominiale non necessitava di una autorizzazione ad hoc (per la natura non professionale dell’attività) e che, pertanto, non avrebbe alcun fondamento la pretesa risarcitoria dei compensi maturati come amministratore condominiale che deve, invece, ritenersi espressione del suo lavoro libero professionale".

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