Assegnazione provvisoria su sostegno senza titolo non toglie nulla ai precari. Lettera

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Inviato da Vincenzo lo Duca – In relazione al commento dell’ On. Sgambato riportato ieri da da Orizzontescuola, “Che segnale mandiamo alle famiglie?

Che pur di far tornare i docenti siamo disposti a dare le cattedre di sostegno anche ai docenti non appositamente formati? E dal punto di vista proprio della formazione cosa dovremmo dire a tutti gli insegnanti che hanno speso denaro e profuso impegno per conseguire il titolo di specializzazione?”, una semplice considerazione : assegnare cattedre di sostegno anche ai docenti “non appositamente formati “ non è un brutto segnale per le famiglie e per “tutti gli insegnanti che hanno speso denaro e profuso impegno per conseguire il titolo di specializzazione” in quanto le cattedre in oggetto di cui si fa richiesta sono quelle rimaste dopo l’assegnazione ai docenti che il titolo di specializzazione ce l’hanno.

Se ci si riferisce alla tutela dei diritti dei disabili,oltre a ricordare che i precari a cui andrebbero assegnate le cattedre sono anche loro senza titolo,non si può non sottolineare che in quanto ad esperienza e professionalità nell’affrontare l’insegnamento e l’integrazione dei disabili, ne hanno sicuramente di più chi questo lavoro lo ha già svolto negli anni passati (sebbene senza titolo), prima che venisse catapultato a centinaia di Km di distanza con le conseguenze e i problemi derivanti e ben noti.
Ai precari non verrebbe meno nessuna possibilità lavorativa ,perché in caso di assegnazione nella propria regione la cattedra resasi disponibile sempre assegnata dovrebbe essere.

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