Zingaretti (PD): “Per un nuovo sviluppo puntare su innovazione, scuola e ricerca”

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“La scelta di formare questo governo è  stata lungimirante. Senza non avremmo potuto fronteggiare la pandemia: Salvini l’avrebbe gestita come Trump e Bolsonaro. Inoltre il rapporto conflittuale con l’Europa da parte dei populisti illiberali non avrebbe permesso di ottenere per l’Italia gli straordinari risultati,  in termini di risorse e anche politici”.

Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una lettera a ‘La Stampa’, dove mette nero su bianco il suo piano per le riforme tracciandolo su punti ritenuti da lui fondamentali.

Zingaretti parte dal Recovery Fund: “è l’occasione per il riscatto dell’Italia – scrive – bisogna tentare per la Nazione un nuovo sviluppo” puntando su “innovazione, ricerca, scuola, capitale umano  green economy, digitalizzazione e drastico ammodernamento della pubblica amministrazione”.

Poi è decisivo, secondo il segretario del  Pd, “il rilancio di politiche industriali” e sul piano fiscale un adeguamento dei “pagamenti all’erario da parte di tante partite Iva.  Occorre su questo una svolta della sinistra: 4 milioni e mezzo di partite Iva non nascondono tutti evasori italiani ma fanno crescere l’economia”.

E infine, sottolinea Zingaretti, “infrastrutture moderne, risanamento del dissesto idrogeologico dei nostri territori, interventi nel Mezzogiorno d’Italia che dall’emergenza devono passare alla capacità di sostenere i mille talenti, le mille imprese, i meravigliosi territori agricoli e turistici che ha il nostro Sud”.

Inoltre, conclude, “reputo fondamentale riaprire una riflessione sulla politicaestera. Il Mediterraneo è diventato un mare in tempesta attraversato da conflitti, disordini e flussi migratori che rischiano di diventare difficilmente gestibili”.

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