Zecchi a Meloni: “Serve una riforma della scuola. Non tutti devono laurearsi. La formazione dei ragazzi non deve portare ad un aumento del PIL”

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“È necessaria una radicale riforma della scuola a cominciare dalle elementari. Dopo il 68 noi siamo entrati in una visione populista e demagogica della scuola come se tutti dovessero laurearsi. Sono state fatte fuori le scuole professionali come se la preparazione fosse uno scandalo”.

Lo dice il filosofo della Bellezza, Stefano Zecchi, in una intervista al Corriere della Sera.

In questa campagna elettorale si è parlato solo di economia come se la formazione dei nostri ragazzi dovesse portare ad un aumento del Pil e non alla creazione di un cittadino consapevole. E parlando di scuola serve anche una riforma dell’idea di sviluppo della famiglia. Quindi il consiglio che io do alla Meloni è di puntare tutto sulla scuola“, dice Zecchi.

Il filosofo ammette che “io potrei fare il ministro della Pubblica Istruzione” e le prime mosse sarebbero: “Una riforma radicale della scuola media, un collegamento tra le scuole superiori e l’Università, una rivalutazione delle scuole professionali e una revisione degli accessi alle Università dove abolirei assolutamente il test di ingresso“.

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