Zangrillo: “Dare un’adeguata motivazione e l’orgoglio dell’appartenenza a chi lavora nella Pubblica amministrazione”
“La Pubblica amministrazione è il più grande datore di lavoro italiano, con 3,2 milioni di persone. Una macchina che spesso nella narrazione è raccontata come un’organizzazione inefficiente, inefficace e obsoleta. Ma la sensazione che io ho maturato è di grande potenzialità”.
Lo ha detto Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’evento “Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l’Italia”.
“La nostra organizzazione ha vissuto anni complicati, ci sono stati 10 anni di blocco del turnover, l’età media dei dipendenti pubblici è passata da 43 anni del 2009 ai 50 attuali, abbiamo un livello di coinvolgimento delle nostre persone nelle attività di formazione che alla fine del 2022 era di 3,5 ore l’anno”, spiega Zangrillo. “Insomma di cose da fare ce ne sono moltissime. Io sto lavorando proprio su questo, perché la priorità è innanzitutto il capitale umano, nella consapevolezza che se vogliamo realizzare la semplificazione e creare un rapporto virtuoso dobbiamo avere un capitale umano all’altezza”.
“E’ un’epoca complessa, fatta di grandi trasformazioni tecnologiche. Dobbiamo cogliere le opportunità di queste trasformazioni, e questo significa lavorare con le persone in modo che acquisiscano le competenze per svolgere al meglio la loro attività”, e che abbiano inoltre “un’adeguata motivazione e l’orgoglio dell’appartenenza”.